Interrogazione facile facile per Silvio Berlusconi che, infatti, non scivola sul tema delle spese dello Stato (come invece aveva fatto Renzi qualche settimana fa).
Lasciando ai lettori la valutazione dell’opportunità di tagliare o meno le spese dello Stato, focalizziamoci sulla cifra in ballo.
Come si può leggere nel Documento di Economia e Finanza 2013, deliberato dal Consiglio dei Ministri il 10 aprile e recante la firma dell’ormai ex Presidente del Consiglio Mario Monti, le spese delle amministrazioni pubbliche nel 2012 ammontano a 801 miliardi (pag. 11). La spesa pubblica complessiva rappresenta, quindi, il 51,2% del Pil italiano. Se invece escludiamo le spese sugli interessi, la spesa pubblica scende a 714 miliardi.
Riassumiamo nel grafico sottostante l’andamento della spesa pubblica dal 2010 ad oggi e le previsioni per il 2013 ed il 2014. Dopodichè premiamo Berlusconi con un “Vero” per la precisione di questa dichiarazione.