“Il nostro Paese non è la Grecia”. Un mantra ripetuto talmente spesso nei Paesi in difficoltà dell’Eurozona da essere stato oggetto di un editoriale dell’Economist. Recentemente è stato Yanis Varoufakis, neo-insediato ministro delle Finanze nel governo Tsipras a dire che anche l’Italia è a rischio bancarotta, come la Grecia. Giorgia Meloni, seguendo la scia tracciata da numerosi politici europei di destra che si trovano a “tifare” Syriza nella lotta alle politiche di austerità, torna sul confronto Italia-Grecia dagli studi di Servizio Pubblico.
La disoccupazione in Grecia
L’accordo tra Grecia e Imf/Bce/Commissione Europea è stato sottoscritto nella primavera del 2010. Secondo i dati Eurostat in quel periodo la disoccupazione greca era già attorno al 12% in quel periodo – marcatamente superiore al 9% citato da Giorgia Meloni. E’ vero però che nei quattro anni successivi la disoccupazione è esplosa, raggiungendo addirittura il 28% a fine 2013, prima di cominciare a scendere. Ad ottobre 2014, ultimo dato disponibile, si attestava comunque al 25,8% – non lontano dal 25% di Meloni.
Il debito pubblico in Grecia
Sul percorso del debito pubblico, Meloni ricorda meglio. A fine 2009, prima dell’arrivo della troika, il debito pubblico greco rappresentava il 126,8% del Pil. Secondo le ultime previsioni della Commissione pubblicate la scorsa settimana, il livello sarebbe appena superiore a quello citato da Meloni: 176,3% (ricordiamo per completezza che il debito greco ha subito un cosiddetto “haircut” a inizio 2012, ed infatti il rapporto debito/Pil è sceso di circa 15 punti rispetto all’anno precedente).
Dati “sinistramente simili”?
Fin qui la leader di Fratelli d’Italia è tutto sommato precisa. Ma è vero che questi dati sarebbero “sinistramente simili” a quelli italiani? Non proprio. Per quanto la disoccupazione e il debito pubblico siano aumentati nel nostro Paese dal novembre 2011 (data di insediamento del governo Monti) non si è trattato di un aumento così clamoroso. Dalle stesse fonti Eurostat e Commissione Europea citate sopra confrontiamo i dati italiani con quelli greci nel grafico sottostante. La disoccupazione italiana è passata dal 9,3% del novembre 2011 al 12,9 del dicembre 2014: un aumento importante ma ben diverso dall’andamento del tasso di disoccupazione greco, che è più che raddoppiato.
Allo stesso modo, mentre il rapporto tra debito pubblico e Pil passava dal 127 al 176% in Grecia, in Italia la variazione da fine 2011 è stata importante ma più modesta: dal 116,4 al 131,9% del Pil.
Il verdetto
Giorgia Meloni avrebbe potuto portare a casa un “Vero” se avesse citato solo i dati sulla Grecia. Nel voler fare un confronto con l’Italia perde punti poiché, nonostante entrambi il tasso di disoccupazione e il rapporto debito/Pil siano aumenti nel nostro Paese da fine 2011, gli incrementi non sono comparabili con quelli del Paese ellenico. “Nì” per Meloni.