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I parlamentari europei dell’Italia sono tra i meno influenti

| 21 maggio 2024
La dichiarazione
«Nel Parlamento europeo oggi l’Italia è venticinquesima su ventisette Paesi per influenza, eppure siamo il terzo Paese più grande e più potente in termini economici»
Fonte: Agorà – Rai3 | 20 maggio 2024
EPA/RONALD WITTEK
EPA/RONALD WITTEK
Verdetto sintetico
Il leader di Azione cita correttamente una classifica di un centro studi.
In breve
  • Secondo EU Matrix, i parlamentari europei dell’Italia occupano la venticinquesima posizione su 27 Stati membri nella classifica dell’influenza all’interno del Parlamento europeo. TWEET
  • La bassa influenza è spiegata soprattutto dal ruolo marginale dei parlamentari europei della Lega, i più numerosi della delegazione italiana, e del Movimento 5 Stelle. TWEET
Durante questa campagna elettorale per le elezioni europee dell’8 e 9 giugno, il leader di Azione Carlo Calenda ripete spesso che l’Italia è il venticinquesimo Paese su 27 «per influenza» all’interno del Parlamento europeo. «Come mai accade? Accade perché ci mandiamo persone poco preparate, persone che non parlano le lingue, persone che sono tecnicamente impreparate sulle materie», ha dichiarato Calenda per esempio il 20 maggio, ospite di Agorà su Rai 3.

La prima parte della dichiarazione – quella sulla classifica – è fondata, mentre sulle spiegazioni ci sono varie ipotesi.

La classifica dei Paesi più influenti al Parlamento Ue

Con tutta probabilità, anche se non la cita esplicitamente, Calenda fa riferimento alla classifica realizzata da EU Matrix, un centro studi che calcola quanto sono influenti i parlamentari europei, divisi per i 27 Stati membri. EU Matrix è stato fondato da Doru Frantescu, che in passato ha diretto un altro centro studi, Vote Watch Europe, non più operativo dal 2022. Anche Vote Watch Europe ha pubblicato in passato le classifiche sui parlamentari europei più influenti.

La classifica più recente di EU Matrix è stata pubblicata ad aprile e si basa sulle attività del Parlamento europeo che vanno da luglio 2019 a febbraio 2024. EU Matrix ci tiene a sottolineare che le sue valutazioni non vanno fraintese: la classifica non vuole indicare quali parlamentari europei siano migliori o peggiore degli altri, ma tenta solo di quantificare il loro “peso” nelle attività parlamentari. Per stilare la classifica dei parlamentari più influenti, EU Matrix – come già fatto in passato da Vote Watch Europe – considera una serie di fattori: per esempio, i ruoli ricoperti nelle commissioni parlamentari, la partecipazione alle votazioni e l’anzianità dei parlamentari, ossia da quanto tempo fanno parte delle istituzioni europee. Sulla base di questi fattori, a ogni Stato membro è assegnato un “punteggio di influenza” (in inglese influence score), che è la media dei punteggi ottenuti dai vari parlamentari europei di quel Paese. Più è alto è il punteggio di influenza, più il Paese ha parlamentari influenti.

Nell’attuale legislatura i parlamentari europei italiani hanno in media un punteggio di influenza pari a 15,08, il terzo valore più basso sui 27 Stati membri dell’Unione europea, davanti solo a Cipro (13,52) e Ungheria (13,24). I due Paesi con il punteggio di influenza più alto sono Malta (40,19) e il Lussemburgo (42,50): nonostante le loro piccole dimensioni e il basso numero di parlamentari europei, quest’ultimi ricoprono comunque ruoli di primo piano. Per esempio la presidente del Parlamento europeo è la maltese Roberta Metsola. Tra gli altri grandi Paesi europei, la Germania ha un punteggio di influenza pari a 24,69, la Spagna a 25,01 e la Francia a 20,36.
Tra i cento parlamentari europei più influenti, il 13 per cento è tedesco (la percentuale più alta), il 10 per cento è spagnolo, un altro 10 per cento è romeno, l’8 per cento è francese, un altro 8 per cento è olandese, e il 7 per cento portoghese. L’Italia ha solo quattro parlamentari europei tra i primi cento: Nicola Danti di Italia Viva (posizione 44), Pina Picierno, Brando Benifei ed Elisabetta Gualmini del Partito Democratico (rispettivamente in posizione 48, 60 e 74).

Le motivazioni

Ricordiamo che in totale i parlamentari europei sono 705 (saliranno a 720 dopo le prossime elezioni europee) e che l’Italia ne conta 76, circa l’11 per cento, la terza percentuale più alta dietro a Germania e Francia, come correttamente sottolineato da Calenda. È anche vero che il Prodotto interno lordo (Pil) dell’Italia è il terzo più alto dell’Ue, dietro ancora una volta a Germania e Francia. Nonostante questo, perché allora i parlamentari italiani sono così poco influenti?

Secondo il leader di Azione, la risposta sta nella scarsa preparazione dei parlamentari europei italiani. EU Matrix non si addentra nel valutare le competenze dei parlamentari europei, ma comunque dà alcune possibili spiegazioni per la bassa posizione in classifica dell’Italia. «Il livello relativamente basso dell’influenza italiana si spiega con l’elevata concentrazione di deputati all’interno del gruppo più isolato di “Identità e democrazia” (ID) e con il numero relativamente elevato di deputati privi di affiliazione europea», spiega il centro studi. I 22 parlamentari europei della Lega (la delegazione italiana più numerosa) fanno infatti parte del gruppo ID, che è all’opposizione nel Parlamento europeo. Gli eletti con il Movimento 5 Stelle, invece, fanno parte del gruppo dei “Non iscritti”, condizione che limita la loro possibilità di incidere sui lavori parlamentari. 

Secondo EU Matrix, dopo le elezioni europee Fratelli d’Italia, che fa parte del gruppo dei “Conservatori e riformisti europei” (ECR), «potrebbe esercitare un’influenza maggiore rispetto ai vincitori delle precedenti elezioni» del 2019, ossia della Lega. Questo avverrà se il governo italiano di Giorgia Meloni deciderà di avere un «ruolo attivo» nelle trattative per eleggere i vertici del Parlamento europeo e se troverà un’intesa per collaborare con il Partito Popolare Europeo (PPE), attualmente il più numeroso nel Parlamento europeo.

Il verdetto

Carlo Calenda ripete spesso che «nel Parlamento europeo l’Italia oggi è venticinquesima su ventisette Paesi per influenza». Abbiamo controllato e il leader di Azione cita correttamente la classifica stilata da un centro studi.

Secondo EU Matrix, i parlamentari europei dell’Italia occupano la venticinquesima posizione su 27 Stati membri nella classifica dell’influenza all’interno del Parlamento europeo. La bassa influenza è spiegata soprattutto dal ruolo marginale dei parlamentari europei della Lega, i più numerosi della delegazione italiana, e del Movimento 5 Stelle.

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