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No, il PD non aveva vinto «ovunque» alle comunali del 2022

| 30 maggio 2023
La dichiarazione
«Alle elezioni comunali di giugno del 2022 vincemmo ovunque»
Fonte: Corriere della Sera | 30 maggio 2023
ANSA/RICCARDO ANTIMIANI
ANSA/RICCARDO ANTIMIANI
Verdetto sintetico
Il capogruppo del Partito Democratico al Senato sbaglia.
In breve
  • A giugno dell’anno scorso si è votato in 26 capoluoghi di provincia, tra cui quattro di regione. Al primo turno la coalizione di centrodestra ha vinto in otto capoluoghi e ai ballottaggi in quattro. Quella di centrosinistra, invece, rispettivamente in tre e in sette. Negli restanti quattro capoluoghi al voto hanno vinto candidati non sostenuti dalle due coalizioni. TWEET
Il 30 maggio, in un’intervista con il Corriere della Sera, il capogruppo del Partito Democratico al Senato Francesco Boccia ha ammesso che la sconfitta del centrosinistra ai ballottaggi delle elezioni comunali, tenutisi nei due giorni precedenti, è stata «netta e chiara». Sui sette capoluoghi al voto il centrodestra ha vinto in cinque città, numero che sale a nove su 13 capoluoghi se si considerano anche i risultati del primo turno.

Secondo Boccia, però, da questi risultati sarebbe sbagliato «dedurne un’analisi politica che porta all’autoesaltazione della destra». A sostegno di questa tesi l’ex ministro del PD ha detto che alle elezioni comunali di giugno 2022 il suo partito vinse «ovunque», per poi perdere a settembre di quell’anno le elezioni politiche.

Le cose però non stanno così: anche alle elezioni comunali dello scorso anno la coalizione di centrodestra aveva vinto in più capoluoghi.

I risultati delle comunali del 2022

A giugno 2022 si sono tenute le elezioni comunali per eleggere il nuovo sindaco e il nuovo consiglio comunale in quasi mille comuni, tra cui 22 capoluoghi di provincia e quattro capoluoghi di regione: Genova, L’Aquila, Palermo e Catanzaro. Per fare un confronto, alle elezioni comunali di questo mese di maggio sono andati al voto quasi 600 comuni, con 12 capoluoghi di provincia e uno di regione (Ancona).

Al primo turno delle elezioni comunali dello scorso anno, tenutosi il 12 giugno, i candidati della coalizione di centrodestra – formata dai partiti che poi hanno sostenuto la formazione del governo Meloni – hanno vinto otto capoluoghi: Genova, L’Aquila, Palermo, La Spezia, Pistoia, Asti, Rieti e Belluno. A Oristano è stato eletto un sindaco sostenuto da Fratelli d’Italia e da Forza Italia, ma non dalla Lega, mentre a Messina il partito di Matteo Salvini ha appoggiato un candidato civico che ha sconfitto quello di Forza Italia e Fratelli d’Italia. I candidati della coalizione di centrosinistra, formata dal Partito Democratico, dal Movimento 5 Stelle e da liste civiche, hanno invece prevalso in tre capoluoghi: a Padova, Taranto e Lodi. 

Il 26 giugno si sono poi tenuti i ballottaggi nei restanti 13 capoluoghi di provincia, dove al primo turno nessun candidato è riuscito a ottenere più del 50 per cento dei voti. In quel caso i candidati sostenuti dal Partito Democratico, e più in generale da una coalizione di centrosinistra, hanno vinto in sette capoluoghi: Verona, Parma, Catanzaro, Monza, Piacenza, Alessandria e Cuneo. I candidati sindaco del centrodestra sono invece stati eletti a Lucca, Barletta, Frosinone e Gorizia. A Como e Viterbo al ballottaggio sono stati eletti sindaci di liste civiche.

Ricapitolando: alle elezioni comunali di giugno 2022 è vero che i ballottaggi erano stati più favorevoli al Partito Democratico e al centrosinistra, ma nel complesso il centrodestra aveva ottenuto la vittoria in più capoluoghi: 12 a 10.

Il verdetto

Secondo Francesco Boccia alle elezioni comunali di giugno 2022 il Partito Democratico vinse «ovunque». Ma non è vero: il capogruppo del PD al Senato sbaglia.

A giugno dell’anno scorso si è votato in 26 capoluoghi di provincia, tra cui quattro di regione. Al primo turno la coalizione di centrodestra ha vinto in otto capoluoghi e ai ballottaggi in quattro. Quella di centrosinistra, invece, rispettivamente in tre e in sette. Negli restanti quattro capoluoghi al voto hanno vinto candidati non sostenuti dalle due coalizioni.

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