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Boccia esagera l’aumento degli sbarchi

| 29 giugno 2023
La dichiarazione
«Quei decreti ci hanno fatto passare a 60 mila immigrati arrivati entro giugno: il triplo dell’anno scorso, cinque volte quelli di due anni fa»
Fonte: Senato | 28 giugno 2023
ANSA/RICCARDO ANTIMIANI
ANSA/RICCARDO ANTIMIANI
Verdetto sintetico
L’aumento indicato dal capogruppo del PD al Senato è esagerato.
In breve
  • Secondo il Ministero dell’Interno, tra il 1° gennaio e il 28 giugno 2023 sono sbarcati in Italia circa 61 mila migranti: più del doppio rispetto allo stesso periodo del 2022 e il triplo rispetto allo stesso periodo del 2021. TWEET
Il 28 giugno il capogruppo del Partito Democratico in Senato Francesco Boccia è intervenuto in aula dopo la replica della presidente del Consiglio Giorgia Meloni alle comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 29-30 giugno. Nel suo discorso Boccia ha criticato (min. 8:04:03) la gestione del governo sull’immigrazione, accusando i «decreti» approvati finora di aver fatto aumentare gli sbarchi a «60 mila» in questo 2023. Secondo il capogruppo del PD questo numero è il «triplo dell’anno scorso» e «cinque volte» quello di due anni fa.

Abbiamo verificato che cosa dicono i numeri del Ministero dell’Interno: un aumento degli sbarchi c’è stato (anche se ricondurne le cause ai decreti del governo è scorretto), ma non nell’ordine di grandezza indicato da Boccia.

L’aumento degli sbarchi

Tra il 1° gennaio e il 28 giugno 2023 sono sbarcati sulle coste italiane 61.268 migranti. Nello stesso periodo del 2022 erano stati 27.346, in quello del 2021 19.893. Dunque gli sbarchi sono aumentati, ma non del «triplo» e non di «cinque volte». Finora nel 2023 gli arrivi di migranti sono più che raddoppiati rispetto al 2022 e triplicati rispetto al 2021.
Grafico 1. Comparazione dei migranti sbarcati negli anni 2021, 2022 e 2023. Aggiornamento 28 giugno 2023 – Fonte: Ministero dell’Interno
Grafico 1. Comparazione dei migranti sbarcati negli anni 2021, 2022 e 2023. Aggiornamento 28 giugno 2023 – Fonte: Ministero dell’Interno
In tutti i mesi di quest’anno, tranne che a maggio, gli sbarchi sono aumentati rispetto agli stessi mesi dell’anno scorso e di due anni fa. Sulle ragioni del calo di maggio c’è incertezza, ma sembra che le condizioni meteo siano la spiegazione più plausibile.

L’aumento degli sbarchi non è iniziato con il governo Meloni, insediatosi il 22 ottobre 2022. Dopo il numero di sbarchi record registrato nel 2016, il calo degli arrivi è iniziato nella seconda metà del 2017, dovuto in larga parte, con ogni probabilità, ai criticati accordi sottoscritti dall’allora ministro dell’Interno Marco Minniti (Partito Democratico) con alcune fazioni libiche. Gli sbarchi sono tornati ad aumentare nel 2020, quando è iniziato l’attuale trend di crescita.

Finora il governo Meloni ha approvato due provvedimenti per il contrasto all’immigrazione irregolare. A fine 2022, con il decreto “Ong”, ha stabilito alcune condizioni che le navi Ong devono seguire per evitare di ricevere un divieto di transito o sosta nelle acque territoriali italiane. Con il decreto “Cutro”, approvato dal governo a inizio marzo, pochi giorni dopo il naufragio al largo delle coste della Calabria, l’esecutivo ha di fatto eliminato la protezione speciale, una delle tre forme di protezione che poteva essere concessa fino a quel momento a uno straniero in Italia, e ha introdotto un nuovo reato contro i trafficanti di migranti.

Il verdetto

Secondo Francesco Boccia i decreti del governo Meloni «ci hanno fatto passare a 60 mila immigrati arrivati entro giugno: il triplo dell’anno scorso, cinque volte quelli di due anni fa». Un aumento degli sbarchi c’è stato (anche se ricondurne le cause ai decreti del governo è scorretto), ma non nell’ordine di grandezza indicato dal capogruppo del PD al Senato.

Secondo il Ministero dell’Interno, tra il 1° gennaio e il 28 giugno 2023 sono sbarcati in Italia circa 61 mila migranti: più del doppio rispetto allo stesso periodo del 2022 e il triplo rispetto allo stesso periodo del 2021.

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