Quattro grafici sugli sbarchi di migranti in Italia

Quanti sono stati finora, quanto sono cresciuti rispetto al passato, quanti ce n’erano oltre dieci anni fa e qual è il peso delle Ong
 ANSA/ MARCO COSTANTINO
ANSA/ MARCO COSTANTINO
Con il nuovo governo guidato da Giorgia Meloni, l’immigrazione è tornata al centro del dibattito politico, in particolare la gestione degli sbarchi dei migranti salvati nel Mar Mediterraneo dalle navi di alcune organizzazioni non umanitarie.

Numeri alla mano, quanti migranti sono arrivati quest’anno in Italia via mare? Stiamo parlando di cifre più alte o più basse del passato? E quale peso hanno le navi Ong sul totale degli arrivi?

Quanti migranti arrivano via mare

Secondo i dati più aggiornati dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, tra il 1° gennaio e il 15 novembre di quest’anno sono arrivati in Italia via mare circa 90.400 migranti. Questo dato è il più alto  degli ultimi quattro anni, ma è più basso rispetto agli anni precedenti, quando l’Italia era nel pieno della crisi migratoria che stava interessando l’Europa. 

Rispetto ai primi undici mesi del 2021, quest’anno gli sbarchi in Italia sono aumentati del 44 per cento (il dato di novembre non è ancora definitivo). Rispetto a due anni fa, sono quasi triplicati e rispetto a tre anni sono oltre otto volte più alti.
Più nel dettaglio, quest’anno gli sbarchi mensili sono stati più elevati rispetto a quelli degli ultimi anni, tranne che per i mesi di gennaio e febbraio. Durante l’estate c’è stata una forte crescita degli arrivi, con un picco ad agosto, quando sono sbarcati circa 16.800 migranti rispetto ai 10.300 di agosto 2021, ai 5.300 del 2020, ai 1.100 del 2019 e ai 5.500 mila del 2018. Come negli anni passati, dopo l’estate c’è stato un calo degli arrivi, ma il dato di novembre 2022, nonostante sia parziale, è già maggiore rispetto a quello del 2020, 2019 e 2018.

Il numero degli sbarchi di quest’anno è ancora lontano da quelli registrati tra il 2014 e il 2017. Nei primi undici mesi del 2014, sulle coste italiane erano infatti sbarcati 163 mila migranti, nel 2015 133 mila e nel 2016, l’anno di picco, 174 mila, mentre nel 2017 furono 116 mila. Ci sono però alcune differenze tra gli sbarchi di quest’anno e quelli di quel periodo: come abbiamo visto, nel 2022 il mese con il numero più alto di arrivi è stato agosto finora, mentre nel 2017 e nel 2015 era stato giugno, con 23 mila sbarchi, nel 2014 settembre, con 26 mila, e nel 2016 ottobre, con 27 mila. 

Andando ancora più indietro nel tempo, ma guardando i dati annuali, si scopre che nel 2011 arrivarono via mare in Italia circa 62.700 migranti sulle coste italiane, nel 2012 furono 12.300 e nel 2013 42.900.

Il contributo delle Ong

Come abbiamo anticipato, le misure prese finora dal governo sul tema dell’immigrazione si sono concentrate sulle attività delle navi Ong, ma i dati mostrano che i migranti salvati da queste organizzazioni umanitarie sono una minoranza di quelli che arrivano in Italia via mare.

Secondo i dati raccolti dall’Istituto per gli studi di politica internazionale (Ispi), un centro di ricerca specializzato in analisi geopolitiche, nel 2022 circa 9.300 migranti sul totale di 90.400 sbarcati sono arrivati in Italia a bordo di navi delle Ong: il 10,2 per cento. Nel 2021 erano stati circa 7.700 su 67.400 (l’11,5 per cento), nel 2020 2.900 su 33.600 (l’8,9 per cento) e nel 2019 2.300 su 11.300 (il 20,4 per cento). Quest’anno il peso delle Ong sul totale degli arrivi è finora in linea con quello registrato nei due anni precedenti e più basso rispetto a quello del 2019.
Negli ultimi tre mesi del 2022, il peso degli sbarchi in Italia gestiti dalle Ong si è ridotto rispetto ai mesi precedenti. A ottobre e settembre meno del 9 per cento dei migranti arrivato in Italia è sbarcato da navi delle Ong, mentre ad agosto, il mese con il maggior numero di sbarchi, è stato il 5 per cento, contro una media del 15 per cento dei mesi precedenti e il picco del 20 per cento di marzo. 

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