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Boccia esagera: Pd e M5s non sono alleati in tutte le città al voto

| 06 aprile 2022
La dichiarazione
«Alle amministrative di giugno siamo uniti ovunque. L’alleanza progressista-riformista [tra Pd e M5s] è in tutti i 25 capoluoghi il 12 giugno»
Fonte: Oggi è un altro giorno – Rai 1 | 4 aprile 2022
ANSA/ANGELO CARCONI
ANSA/ANGELO CARCONI
Verdetto sintetico
Il deputato del Pd esagera.
In breve
  • Per ora, l’alleanza tra Pd e M5s è ufficiale in metà dei capoluoghi dove si terranno le elezioni comunali il 12 giugno. TWEET
  • Nei restanti, il Pd ha presentato il suo candidato, ma il M5s non ha ancora chiarito la sua posizione. TWEET
  • A Monza e a Piacenza, salvo eventuali accordi, i due partiti presenteranno candidati diversi. TWEET
Il 4 aprile, ospite a Oggi è un altro giorno su Rai 1, il deputato del Partito democratico Francesco Boccia, responsabile del partito per gli enti locali, ha dichiarato (min. -0:03:58) che l’alleanza tra Pd e Movimento 5 stelle resta solida, nonostante le divisioni delle ultime settimane, per esempio sull’aumento delle spese militari. Secondo Boccia, infatti, «in tutti i 25 capoluoghi» al voto nelle elezioni comunali del 12 giugno i due partiti si presenteranno «uniti ovunque».

È davvero così? Abbiamo verificato e, in base alle informazioni pubblicamente disponibili e agli accordi ufficializzati, Boccia esagera.

Dove tiene l’alleanza

Tra le circa 950 città al voto il 12 giugno, i capoluoghi di provincia sono 22, mentre quelli di regione quattro: Genova, Palermo, Catanzaro, e l’Aquila. In totale, le città capoluogo sono dunque 26 e non «25», come dichiarato da Boccia in tv. 

Per quanto riguarda l’alleanza «progressista-riformista», così come l’ha definita l’ex ministro del secondo governo Conte, Pd e M5s hanno trovato l’accordo su un candidato condiviso in almeno 13 delle 26 città al voto, tra cui Genova, Palermo e Catanzaro, Verona e Lodi. Più nel dettaglio, a Genova il centrosinistra con il M5s sostengono l’avvocato Ariel Dello Strologo, a Palermo l’architetto Franco Miceli, a Catanzaro il professore universitario Nicola Fiorita, a Verona l’ex calciatore Damiano Tommasi e a Lodi Andrea Furegato.

Le trattative in corso

L’alleanza è invece per ora incerta in almeno undici città, dove le trattative sono ancora in corso. È questo il caso di Belluno, Como, Cuneo, Frosinone, L’Aquila, Lucca, Padova, Parma, Pistoia, Rieti e Viterbo, dove il Pd ha annunciato un proprio candidato, mentre il M5s non ha ancora chiarito la propria posizione. 

Tra queste città, al momento, un’intesa è più probabile a Rieti, mentre l’accordo sembra più lontano a Parma. Qui il centrosinistra appoggia il professore universitario Michele Guerra, sostenuto anche da Iv ed “Effetto Parma”, la lista del sindaco uscente Federico Pizzarotti, eletto per la prima volta nel 2012 con il M5s e poi fuoriuscito dal partito.

A Monza e Piacenza si va divisi

Salvo novità, l’alleanza non ha retto a Monza e Piacenza: in queste due città, infatti, Pd e M5s hanno annunciato due candidati differenti. A Monza, il Pd e altre liste civiche di centrosinistra hanno scelto di sostenere Paolo Pilotto, attuale consigliere comunale del Pd, mentre il M5s ha annunciato la candidatura di Elisabetta Bardone, già candidata per il M5s alle elezioni politiche del 2018 ma non eletta. 

A Piacenza, il Pd appoggia invece la candidatura della consigliera regionale del Pd Katia Tarasconi, mentre il M5s si è schierato a favore di Stefano Cugini.

Il verdetto

Secondo Francesco Boccia, alle elezioni comunali del 12 giugno Pd e M5s sono uniti «ovunque», in tutti i capoluoghi di provincia e regione che andranno al voto. In realtà, al netto delle trattative che in molte città sono ancora in corso, l’alleanza tra Pd e 5stelle è per ora ufficiale in metà dei capoluoghi al voto. Nei restanti, il Pd ha presentato il suo candidato, ma il M5s non ha ancora chiarito la sua posizione. A Monza e a Piacenza, invece, salvo eventuali accordi, i due partiti presenteranno candidati diversi.

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