Per le elezioni comunali mancano ancora molti candidati

Si voterà a giugno in 26 capoluoghi: gli scenari su futuri sindaci e alleanze restano ancora caotici, sia nel centrosinistra che nel centrodestra 
ANSA/CESARE ABBATE
ANSA/CESARE ABBATE
Il 12 giugno circa 950 comuni in tutta Italia andranno al voto per eleggere il nuovo sindaco e rinnovare il consiglio comunale. Tra questi ci sono 22 capoluoghi di provincia e quattro capoluoghi di regione: Genova, Palermo, L’Aquila e Catanzaro. 

A un mese dalla scadenza per la presentazione delle liste, fissata il 14 maggio, il quadro sui nomi dei candidati e delle alleanze resta caotico. In almeno 13 città, il Movimento 5 stelle e il Partito democratico sosterranno lo stesso candidato, mentre a Monza e Piacenza, salvo diversi accordi, andranno divisi. Sul fronte opposto, il centrodestra, che con Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia governa in 16 dei 26 capoluoghi al voto, non ha ancora trovato un candidato né a Palermo né a Catanzaro, mentre a Verona e a Viterbo è per ora diviso. 

I candidati mancanti

Ad oggi le coalizioni di centrosinistra e di centrodestra hanno entrambe ufficializzato i propri candidati in 19 dei 26 capoluoghi che andranno al voto il 12 giugno. A Genova, per esempio, il centrosinistra con il M5s (ma per ora senza Italia viva) sosterranno l’avvocato Ariel Dello Strologo, mentre il centrodestra punterà sul sindaco uscente Marco Bucci. A L’Aquila il centrosinistra (per ora senza l’appoggio del M5s) ha annunciato la candidatura della deputata Stefania Pezzopane (Pd), mentre il centrodestra ripresenta il sindaco uscente Pierluigi Biondi (Fratelli d’Italia). 

Le città in cui i due schieramenti, o almeno uno dei due, non hanno ancora trovato un candidato sono Palermo, Catanzaro, Parma, Messina, Cuneo, Oristano e Viterbo. 

A Palermo il centrosinistra, insieme al M5s, appoggiano l’architetto Franco Miceli, mentre il centrodestra non ha ancora scelto il proprio candidato: per trovare una soluzione, il 6 aprile ci sarà un incontro tra Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Al momento, fuori dal centrosinistra e dal centrodestra, scenderà in campo il senatore di Italia viva Davide Faraone, la cui candidatura è stata lanciata a novembre 2021 dal leader del partito Matteo Renzi.

A Catanzaro invece il centrosinistra e il M5s hanno deciso di appoggiare il professore universitario Nicola Fiorita, mentre il centrodestra è diviso: se da un lato Forza Italia e Lega hanno annunciato il loro sostegno a Valerio Donato, Fratelli d’Italia non ha ancora ufficializzato la sua posizione. La stessa situazione si presenta per ora a Parma, Messina, Cuneo e Oristano, in cui il centrodestra non ha ancora trovato un accordo. A Viterbo, invece, le candidature di centrosinistra e centrodestra non sono ancora state ufficializzate.

Il rebus alleanze

Per quanto riguarda le alleanze, Pd e M5s hanno trovato l’accordo su un candidato condiviso in almeno 13 delle 26 città al voto, tra cui Genova, Palermo, Catanzaro, Verona e Lodi.  

La situazione è più in bilico in città come Belluno, Como, Cuneo, Frosinone, L’Aquila, Lucca, Padova, Parma, Pistoia, Rieti e Viterbo, dove il Pd ha annunciato un proprio candidato, ma il M5s non ha ancora ufficializzato la sua posizione. A Monza e Piacenza i due partiti hanno invece annunciato due candidati diversi. A Monza, il Pd e altre liste civiche di centrosinistra hanno scelto di sostenere Paolo Pilotto, consigliere comunale del Pd, mentre il M5s ha annunciato la candidatura di Elisabetta Bardone, già candidata per il M5s alle elezioni politiche del 2018 ma non eletta. A Piacenza, il Pd appoggia la candidatura della consigliera regionale del Pd Katia Tarasconi, mentre il M5s si è schierato a favore di Stefano Cugini, capogruppo del Pd in consiglio comunale fino a febbraio. 

Il 5 aprile il responsabile nazionale Pd per gli enti locali, Francesco Boccia, ha dichiarato in un’intervista a La Repubblica che «il Partito democratico sta chiudendo l’accordo in tutte le città italiane più importanti chiamate al voto» per rafforzare l’alleanza con gli altri partiti. Vedremo nei prossimi giorni se queste trattative avranno un esito positivo

Per quanto riguarda il centrodestra, Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia sono compatte in tutti i capoluoghi in cui hanno già scelto il proprio candidato, mentre a Verona e Viterbo sono ancora in corso le trattative. A Verona, il sindaco uscente Federico Sboarina (Fdi) si è ricandidato a nome di tutto il centrodestra. Tuttavia, Sboarina ha ottenuto il sostegno ufficiale della Lega e di Fdi, mentre Forza Italia, che non ha ancora ufficializzato la sua posizione, è attratta dalla candidatura di Flavio Tosi (sostenuto anche da Italia viva), già sindaco di Verona con la Lega dal 2007 al 2017, oggi leader del movimento politico “Fare!”. A Viterbo, invece, Fratelli d’Italia ha proposto la candidatura dell’imprenditrice Laura Allegrini, ex senatrice, oggi consigliera comunale di Fdi. Per contro, Lega, Forza Italia e Unione di centro hanno proposta la candidatura di Claudio Ubertini, ex assessore all’urbanistica. Nessuno dei due candidati è stato però ancora ufficializzato.

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