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Le carceri italiane sono sempre più piene

| 24 giugno 2024
La dichiarazione
«L’indice di sovraffollamento delle nostre carceri è di poco superiore a quello degli ultimi anni, e inferiore rispetto al periodo 2010-2015»
Fonte: Il Messaggero | 22 giugno 2024
ANSA/MAURIZIO DEGL’INNOCENTI
ANSA/MAURIZIO DEGL’INNOCENTI
Verdetto sintetico
Il ministro della Giustizia è impreciso.
In breve
  • Secondo le statistiche del Ministero della Giustizia, al 31 maggio 2024 il rapporto tra il numero di detenuti presenti negli istituti penitenziari italiani e la loro capienza regolamentare era pari al 120,1 per cento, una percentuale in crescita dal 2021 in poi. TWEET
  • A maggio 2014 e a maggio 2015 questa percentuale era più bassa. TWEET
  • Il numero dei detenuti in Italia è in costante aumento: oggi sono più di 61.500. TWEET
Il 22 giugno, in un’intervista con Il Messaggero, il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha parlato dell’annoso problema del sovraffollamento delle carceri italiane. Secondo il ministro, a oggi poco questo fenomeno è solo «di poco superiore a quello degli ultimi anni», mentre è più basso rispetto a quello registrato tra il 2010 e il 2015. Nordio ha comunque specificato che «questo non significa affatto che sia tollerabile: significa che riflette una patologia sedimentatasi nel tempo».

Abbiamo controllato che cosa dicono le statistiche del Ministero della Giustizia e, al di là delle valutazioni personali, il ministro è impreciso.

Quanto sono sovraffollate le carceri in Italia

Secondo i dati più aggiornati, al 31 maggio 2024 nei 189 istituti penitenziari italiani erano presenti 61.547 detenuti su una capienza regolamentare di 51.241 posti. Come sottolinea il Ministero della Giustizia, questa capienza è calcolata sulla base di due criteri: ogni detenuto deve avere a disposizione 9 metri quadrati di spazio, a cui se ne aggiungono altri 5 metri quadrati per ogni detenuto. Alcuni posti, spiega lo stesso ministero, potrebbero essere conteggiati come disponibili quando in realtà non lo sono, per esempio a causa di interventi di ristrutturazione.

Fatte queste premesse, il rapporto tra il numero di detenuti e la capienza regolamentare degli istituti penitenziari (il cosiddetto “indice di sovraffollamento”) è pari al 120,1 per cento.
Un anno fa, al 31 maggio 2023, questo indice era pari al 111,9 per cento e due anni fa al 107,7 per cento. Dal 2021 è ripreso così a crescere il sovraffollamento nelle carceri italiane dopo che per far fronte alla pandemia di Covid-19 erano state adottate alcune misure per “alleggerire” le presenze negli istituti penitenziari.

Come detto, secondo Nordio «l’indice di sovraffollamento delle nostre carceri è di poco superiore a quello degli ultimi anni», ma resta più basso di quello registrato tra il 2010 e il 2015. Negli ultimi tre anni c’è stato un aumento di quasi 15 punti percentuali, di cui quasi 8 punti negli ultimi 12 mesi. Lasciamo ai lettori il giudizio se l’indice di sovraffollamento attuale sia «di poco superiore», ma in ogni caso è impreciso dire che il dato più recente sia più basso di quello dei sei anni tra il 2010 e il 2015. A maggio 2010, 2011, 2012 e 2013 le carceri italiane erano più sovraffollate rispetto a oggi, mentre a maggio 2014 e a maggio 2015 erano meno sovraffollate. 

Il grafico successivo mostra la crescita del sovraffollamento carcerario dal 2021 in poi.
A febbraio 2021, quando si è insediato il governo di Mario Draghi, l’indice di sovraffollamento era pari al 106,2 per cento e nei mesi successivi è via via cresciuto, arrivando al 109,9 per cento a ottobre 2022, quando è entrato in carica il governo di Giorgia Meloni. Dall’inizio del 2023 la crescita del sovraffollamento tra i detenuti è continuata ad aumentare, arrivando al 120,1 per cento attuale. 

Si potrebbe ipotizzare che l’aumento del sovraffollamento sia dovuto a un calo dei posti negli istituti penitenziari, piuttosto che a un aumento del numero dei detenuti. In realtà le statistiche del Ministero della Giustizia dicono che non è così: nelle carceri del nostro Paese ci sono sempre più persone.
Durante il governo Draghi il numero dei detenuti è salito da poco meno di 54 mila a oltre 56 mila, con un aumento del 4,7 per cento. Finora, durante il governo Meloni questo numero è arrivato a circa 61.500 detenuti, con una crescita del 9,5 per cento.

Il verdetto

Secondo Carlo Nordio, in Italia «l’indice di sovraffollamento delle nostre carceri è di poco superiore a quello degli ultimi anni, e inferiore rispetto al periodo 2010-2015». Abbiamo verificato e il ministro della Giustizia è impreciso. 

Al 31 maggio 2024 il rapporto tra il numero di detenuti presenti negli istituti penitenziari italiani e la loro capienza regolamentare era pari al 120,1 per cento, una percentuale in crescita dal 2021 in poi. A maggio 2014 e a maggio 2015 questa percentuale era più bassa, mentre nei quattro anni precedenti più alta.

Il numero dei detenuti in Italia è in costante aumento: oggi sono più di 61.500.

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