Dichiarazione interessante, questa di Letta. Anche perché non proviene direttamente da lui, bensí da una persona molto piú importante ed influente (senza intenzione di offendere l’esponente del Pd), ovvero la cancelliera tedesca Angela Merkel.
In occasione di una visita di Stato in Moldavia é stata proprio la Merkel a citarei dati di cui sopra, nell’ambito di un intervento a difesa delle politiche tedesche di contenimento della spesa pubblica. Non capiamo esattamente quale studio abbia preso a supporto, ma non ci risulta certamente casuale ritrovare le sue affermazioni all’interno di una relazione della Konrad Adenauer Stiftung (pagina 2), la potente fondazione storicamente vicina ai cristiano-democratici tedeschi:
“‘Wenn heute’nur 7 Prozent der Weltbevölkerung innerhalb der EU lebt, diese 25 Prozent des globalen GDP erwirtschaftet, aber 50 Prozent aller Sozialausgaben der Welt tätigt, muss die EU sehr viel tun, um den Lebensstandard seiner Menschen zu erhalten”.
”Se oggi l’Unione Europea, che racchiude solo il 7% della popolazione mondiale ed il 25% del Pil, contro il 50% della spesa mondiale sul welfare, vuole mantenere lo stesso stile di vita dei suoi ábitanti, dovra’ darsi molto da fare”.
La citazione della Merkel diviene presto globale e di uso comune. Addirittura il premier conservatore britannico, David Cameron, usa esattamente gli stessi dati nell’ambito del suo discorso sull’Unione Europea del gennaio del 2013. Insomma, c’é poco da stupirsi se lo stesso Letta ha affermato esattamente ció che é stato piú volte ripetuto dalla crema delle cancellerie europee. Nel verificare la dichiarazione di un politico nostrano, quindi, é un po’ come se stessimo verificando anche le affermazioni degli altri Capi di Stato europei.
Fortunatamente i dati abbondano, e sono tutti riscontrabili all’interno della stessa fonte, ovvero la sensazionale raccolta dati messa in campo dalla Banca Mondiale. Per coerenza analizzeremo solo l’ultimo anno disponibile in tutti i database, che risulta essere il 2010.
Partiamo quindi dalla prima fase della dichiarazione di Letta, la parte inerente al peso della popolazione europea sul resto del mondo: nel 2010 il 7,3% degli abitanti del pianeta viveva in Europa, consentendoci di premiare l’affermazione con un bel ”Vero”.
Per quanto riguarda il peso del Pil dell’Ue sul totale della ricchezza prodotta dal mondo, anche qui il database della Banca Mondiale (tenuto in prezzi correnti, dollari Usa) viene incontro a quanto espresso fino ad ora: nel 2010 l’Unione Europea copriva il 25,6% del Pil mondiale.
Se le prime due componenti della dichiarazione di Letta erano peró facili da analizzare e da verificare, l’ultima parte risulta un po’ piú complicata. Ci affidiamo sempre a quanto riportato dalla Banca Mondiale, ovvero che nel 2010 il 29,3% del Pil mondiale veniva investito in welfare, e rapportiamo questo dato al Pil 2010 dato dallo stesso ente – ossia 63 trilioni di dollari – per scoprire che, in quello stesso anno, 18,5 trilioni di dollari in tutto il mondo erano stati spesi in politiche di welfare. Se confrontiamo questo dato con il totale della spesa in welfare dei 27 Paesi dell’Unione Europea, che ammonta a 6,6 trilioni di dollari*, scopriamo che l’Ue raggiunge il 35,5% della spesa mondiale di welfare. Un dato sicuramente sproporzionato rispetto alla sua quota di Pil, ma certamente ben distante dal 50% vaticinato dalla cancelleria di Berlino. Insomma, nonostante le prime due stime siano corrette, la terza (che racchiudeva, tra l’altro, l’intero senso politico del messaggio lanciato dalla Merkel in Moldavia, e successivamente da Letta) sembra veramente esagerata. ”Ní”.
*valore calcolato moltiplicando il dato disaggregato della percentuale di spesa di welfare di ciascun Paese membro dell’Unione Europea per i rispettivi dati di Pil, e facendo poi la somma. Dati ottenibili dal link sopra cliccando su “View Data for this Chart”.