Il 15 aprile l’ex ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli (M5s) ha detto (min. 0:38) che la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni «era ministra del governo Berlusconi quando ad agosto 2011 è stata approvata, in un Consiglio dei ministri, la ratifica del Mes».

È vero che tra maggio 2008 e novembre 2011 Meloni sia stata ministra della Gioventù per il governo Berlusconi IV (mentre era deputata del Popolo della libertà), ma non è vero che quell’esecutivo, ad agosto 2011, abbia ratificato il Mes.

Vediamo meglio perché Toninelli sbaglia.

Che cosa è successo ad agosto 2011

Il 3 agosto 2011 il Consiglio dei ministri guidato da Berlusconi approvò, tra le altre cose, un disegno di legge per ratificare la modifica dell’articolo 136 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (Tfue), decisa a marzo 2011 durante un Consiglio europeo.

Come abbiamo spiegato in un’altra analisi, tra la fine del 2010 e l’inizio del 2011 gli Stati membri dell’Ue decisero di iniziare un percorso per creare un meccanismo permanente che garantisse la stabilità dell’area euro, quello che poi avrebbe preso il nome di Meccanismo europeo di stabilità (il Mes, appunto).

Per fare questo, era però necessario modificare i trattati europei, in particolare il Tfue che abbiamo citato prima.

Così, il 25 marzo 2011 – dopo aver consultato anche il Parlamento Ue – il Consiglio europeo approvò la modifica dell’art. 136 del Tfue, introducendo il seguente paragrafo: «Gli Stati membri la cui moneta è l’euro possono istituire un meccanismo di stabilità da attivare ove indispensabile per salvaguardare la stabilità della zona euro nel suo insieme. La concessione di qualsiasi assistenza finanziaria necessaria nell’ambito del meccanismo sarà soggetta a una rigorosa condizionalità».

Il disegno di legge approvato dal governo Berlusconi ad agosto 2011 chiedeva dunque al Parlamento di ratificare l’introduzione di questa modifica (cosa poi successa a luglio 2012), che non va però confusa con il Trattato vero e proprio di istituzione del Mes.

Quest’ultimo ha avuto infatti un percorso diverso.

Chi ha approvato la ratifica del Mes

L’11 luglio 2011 – poche settimane prima del Consiglio dei ministri di cui parla Toninelli – l’allora ministro dell’Economia Giulio Tremonti firmò, insieme agli altri membri dell’Eurogruppo, una prima versione del Trattato che avrebbe istituito il Mes.

Questa versione non entrò mai in vigore e fu modificata da alcune decisioni prese pochi giorni dopo dal Consiglio europeo del 21 luglio 2011 e nei mesi successivi.

Ad agosto 2011, quindi, il governo Berlusconi stava chiedendo al Parlamento italiano di approvare una modifica dei trattati Ue che consentisse la creazione del Mes, ma non stava ratificando un trattato ufficiale per istituire il Mes, che ancora non c’era.

Quest’ultimo venne infatti firmato il 2 febbraio 2012, quando al governo in Italia c’era Mario Monti (sostenuto in Parlamento, tra gli altri, dal Popolo della libertà e dal Partito democratico).

Come abbiamo spiegato nel dettaglio di recente, è vero che il Trattato sul Mes di febbraio 2012 non aveva grandi differenze sostanziali rispetto a quello del 2011 (per esempio, furono introdotti nuove tipologie di aiuto per i Paesi in crisi), ma in ogni caso è sbagliato parlare di ratifica del Trattato sul Mes già ad agosto 2011.

Il disegno di legge per approvare la ratifica del Trattato sul Mes venne poi presentato in Parlamento dal governo Monti il 3 aprile 2012 e fu approvato definitivamente alla Camera il 19 luglio 2012 – quasi un anno dopo la data indicata da Toninelli – insieme alla ratifica della modifica del Tfue, presentata ad agosto 2011 dal governo Berlusconi. A favore della ratifica, si espressero tra gli altri il Popolo della libertà (con Meloni assente) e il Partito democratico, mentre la Lega votò contro.

Il verdetto

Secondo Danilo Toninelli (M5s), «Meloni era ministra del governo Berlusconi quando ad agosto 2011 è stata approvata, in un Consiglio dei ministri, la ratifica del Mes».

L’ex ministro delle Infrastrutture però sbaglia.

Ad agosto 2011 – quando è vero che la leader di FdI era ministra della Gioventù del governo Berlusconi IV – in un Consiglio dei ministri non fu approvata la ratifica del Mes, ma un disegno di legge con cui si chiedeva al Parlamento di ratificare la modifica dei trattati europei, per consentire la creazione del Mes.

Il Trattato che ha istituito il Mes è stato firmato a febbraio 2012 dal governo Monti e ratificato dal Parlamento italiano a luglio 2012, quasi un anno dopo la data indicata dall’ex ministro.

Toninelli, dunque, si merita un “Nì”.