Ospite di Virus, il leader della Lega Nord Matteo Salvini ha citato due cifre sulla situazione sociale italiana, in particolare a proposito di povertà e disoccupazione. Vediamo se i numeri confermano.



La povertà dei minori in Italia



Abbiamo visto di recente alcuni numeri sulla povertà in Italia a proposito di questa dichiarazione di Silvio Berlusconi. A luglio 2015, Istat ha pubblicato l’edizione più recente del rapporto “La povertà in Italia”, che si riferisce al 2014. Nel rapporto si legge che il 10% dei residenti in Italia sotto i 18 anni (quelli su cui si applica la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia) si trova in uno stato di povertà assoluta: oltre la metà in meno di quanto dichiarato da Salvini.



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La soglia di povertà assoluta è la cifra necessaria ad acquistare i beni e servizi inseriti in un paniere stabilito dall’Istat “per conseguire uno standard di vita minimamente accettabile”. Varia in base “alla dimensione della famiglia, alla sua composizione per età, alla ripartizione geografica e alla dimensione del comune di residenza”.



Esiste un’altra misura della povertà, che non si basa su un numero minimo di beni e servizi necessari a vivere una vita accettabile, ma che viene calcolata rispetto al livello dei consumi medi della popolazione: è la cosiddetta “povertà relativa”. Si ottiene a partire dalla spesa totale pro capite per consumi nel nostro Paese, che nel 2014 è stata di 1.042 euro al mese. Chi è sensibilmente sotto quella soglia (secondo questi coefficienti) è considerato in povertà relativa. Nel 2014, secondo l’Istat, si trovava in quella situazione il 19% dei minori di 18 anni residenti in Italia. Anche in questo caso, sensibilmente meno di quanto detto dal leader della Lega Nord.



I disoccupati



I numeri più recenti sulla disoccupazione sono stati pubblicati dall’istituto statistico il 29 aprile 2016: si tratta dei dati provvisori riferiti a marzo di quest’anno. Il tasso di disoccupazione è all’11,4%, che in numeri assoluti corrisponde a poco meno di 2,9 milioni di persone.



Il verdetto



I numeri citati da Salvini dipingono una situazione più grave della realtà: per quanto riguarda i disoccupati, il numero assoluto è sotto i tre milioni (e non quattro). Per quanto riguarda la povertà infantile, la percentuale citata dal leader leghista (un bambino su quattro) è parecchio lontana da quella della povertà assoluta (che interessa un minore su dieci) e comunque distante da quella della povertà relativa (il 19%, circa un minore su cinque). “Pinocchio andante” per Salvini.