In un lungo post sul suo profilo Facebook, il vice presidente della Camera Luigi Di Maio elenca indicatori economici e sociali di un’Italia in cui, sostiene, “la ripresa non c’è”.



I dati



Sui dati dell’occupazione giovanile Di Maio è di poco impreciso. I dati Eurostat confermano infatti che nel secondo trimestre 2015 l’occupazione nella fascia d’età 15-24 anni segnava un misero 15,1% in Italia rispetto al 28,3% della Francia, il 43,8% della Germania e il 48,8% del Regno Unito. Lontanissimo il dato dei Paesi Bassi che guidano la classifica con un 61,3% di giovani occupati in quella fascia d’età. Di Maio colloca però erroneamente l’Italia all’ultima posizione (in Europa, si presume dal contesto) quando ancora peggio del Belpaese fa la Grecia, con un tasso di occupazione nella fascia d’età 15-24 pari al 13,1%.



Nella cartina sottostante presentiamo i dati per tutti i Paesi dell’Unione Europea (in verde i Paesi con il tasso più alto, in rosso quelli con meno occupati sul totale della popolazione 15-24enne).







Il verdetto



Di Maio indica con precisione i tassi dell’occupazione giovanile nella fascia d’età 15-24 dell’Italia, della Francia, del Regno Unito e della Germania. Perde di poco il “Vero” per aver affermato che l’Italia è il fanalino di coda europeo, posizione occupata attualmente dalla Grecia. “C’eri quasi”.