Commentando il risultato delle regionali francesi, il leader della Lega Nord ha indicato qualche cifra sul risultato del Front National, il partito di estrema destra su cui si sono concentrati molti media in queste settimane. Vediamo se i numeri confermano.



Il risultato del Front National



Il sito del Ministero dell’Interno francese fornisce i dati definitivi sulle regionali del 6 e del 13 dicembre 2015. I voti assoluti per i principali partiti sono riassunti nel grafico seguente:



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Il Front National ha ricevuto, secondo i dati ufficiali, 6.820.477 voti, come indicato da Salvini (al netto di una piccola differenza di circa 300 voti). Una settimana prima, al primo turno, aveva ricevuto 6.018.914 voti. In una settimana, dunque, il guadagno è stato in effetti di poco più di 800 mila voti.



I consiglieri eletti



Quanto al numero dei consiglieri regionali eletti, il Ministero dell’Interno francese indica un totale di 358 consiglieri eletti nelle liste del Front National. Alle elezioni precedenti, nel 2010, ne aveva invece ottenuti 118.



Il contesto: l’affluenza



Proviamo a dare un po’ di contesto ai numeri, per valutare meglio le cifre di cui parla Salvini. Queste elezioni erano le prime dopo il ridisegno dei confini regionali francesi, con diversi accorpamenti e la riduzione complessiva delle regioni da 22 a 13. La riforma, voluta dal Presidente François Hollande e approvata nel dicembre 2014, entrerà in vigore il 1° gennaio 2016. Con queste elezioni, quindi, sono stati scelti i presidenti e i consiglieri regionali delle nuove entità amministrative.



Veniamo ora ai numeri. Il primo dato di cui tenere conto è quello dell’affluenza: al primo turno, secondo il Ministero dell’Interno francese, si erano recate a votare 22.609.335 persone, il 49,91% degli aventi diritto. Una settimana più tardi si è registrato un deciso aumento dell’affluenza, arrivata a 26.455.087 persone (58,41%), ossia ben 3.845.752 elettori in più (con un incremento del 17%).



Il contesto: le alleanze



Il secondo dato da tenere in considerazione è lo scenario delle alleanze. In vista del secondo turno c’è stata una grande concentrazione delle indicazioni di voto, in conseguenza dell’effetto della legge elettorale ma anche del risultato del Front National, che il 6 dicembre si era guadagnato il posto di primo partito in assoluto in termini di voti.



Nel caso più ripreso dalla stampa internazionale, la coalizione di sinistra (Union de la Gauche), guidata dal Partito Socialista (che compare comunque nei risultati ufficiali poiché correva con il suo nome nel regione d’Oltremare della Guadalupa, nei Caraibi), ha ritirato la sua lista in due regioni in cui era arrivata terza, Provence-Alpes-Côte d’Azur e Nord-Pas-de-Calais-Picardie. In questo modo, il centrosinistra ha fatto convergere i suoi voti sul candidato del centrodestra, evitando così una vittoria del Front National. In una terza regione, Le Grand-Est, il candidato locale del Partito Socialista non ha voluto seguire le indicazioni di partito e ha rifiutato di ritirare la lista.



La variazione di voti tra il primo e il secondo turno, per le tre liste principali, sono indicate nel grafico successivo:



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Come si vede, il guadagno del Front National è solo al terzo posto dietro i voti in più ottenuti dalla coalizione di centrodestra, che fa capo ai Repubblicani di Sarkozy (+4.342.395 elettori) e anche dietro i voti guadagnati tra i due turni dalla lista di coalizione guidata dai socialisti (+2.243.890 voti).



Tuttavia, come spiega questa analisi di Les Décodeurs (la sezione di fact-checking del quotidiano francese Le Monde), nel complesso chi ha votato per partiti genericamente “di sinistra” tra il primo e il secondo turno è calato di 188 mila voti: questo perché, oltre alla coalizione Union de la Gauche, al primo turno si erano presentate molte altre liste della sinistra e sinistra radicale.



Se si tiene conto delle variazioni tra i “blocchi” (centrodestra/centrosinistra/FN), le cose non cambiano per il Front National, visto il suo carattere “solitario” nel panorama politico francese, e visto che ridimensionano leggermente il successo del centrodestra, che vede ridotti i suoi voti guadagnati da 4,3 a 3,2 milioni ( a causa del fatto che l’offerta politica, nella destra repubblicana e gollista, è molto meno frammentata).



Il verdetto



Salvini cita correttamente il guadagno del Front National in termini di voti e di consiglieri regionali, anche se le cifre vanno messe nel contesto particolare di queste elezioni. “Vero” per il segretario della Lega Nord.