In occasione di un suo intervento alla fiera di Bergamo, il ministro Gentiloni ha ricordato che le esportazioni hanno aiutato l’Italia a reggere l’urto durante gli anni difficili e porta al’attenzione i numeri dell’apertura internazionale delle imprese del bergamasco.



Quante sono le imprese bergamasche presenti all’estero?



I dati a cui si riferisce Gentiloni si ritrovano nel breve rapporto “Bergamo Manifattura d’Europa” prodotto dalla fondazione Symbola – la fondazione Edison e Confindustria che presenta le condizioni del settore della manifattura della provincia di Bergamo. Tale settore, da quanto si legge dalle prime righe del dossier, occupa 150 mila addetti e genera un valore aggiunto di quasi 10 miliardi di euro. Continuando a leggere si apprende che gli investimenti diretti delle imprese bergamasche all’estero sono considerevoli e raggiungono 733 unità produttive distribuite in 70 Paesi. Diversamente da come espresso dal ministro, le imprese bergamasche che controllano (per almeno il 50%) gli stabilimenti all’estero sono 252, mentre 733 sono gli stabilimenti.



Dove sono presenti?



Investimenti diretti imprese bergamo



Sempre alla sezione 7 del rapporto sono presentati i dettagli dei Paesi in cui le 252 imprese con headquarter a Bergamo concentrano le proprie unità produttive. Gli investimenti delle imprese bergamasche si concentrano negli Stati Uniti (94 stabilimenti), in Gran Bretagna (62 stabilimenti), Germania (47 stabilimenti), Brasile (43 stabilimenti) e Cina (27 stabilimenti).



Verdetto



Nel riportare i numeri del rapporto sulle aziende bergamasche attive all’estero, Gentiloni fa confusione tra aziende che hanno stabilimenti all’estero e il numero di questi stabilimenti, “Nì”.