Quanto gas abbiamo da parte
«Il livello di riempimento [per lo stoccaggio del gas> aveva raggiunto il 90 per cento alla fine del mese di ottobre, mentre gli altri Paesi europei erano intorno al 75 per cento»
Al momento i siti del Ministero della Transizione ecologica e del Ministero dello Sviluppo economico non sembrano rendere pubblici i dati sui livelli di stoccaggio del gas nel nostro Paese.
Le percentuali citate da Draghi trovano comunque conferma nell’informativa alla Camera
tenuta (min. 3:20:00) il 23 febbraio dal ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani.
Nella stessa occasione il ministro ha però dichiarato che da ottobre a oggi «gli stoccaggi sono stati utilizzati a pieno ritmo» e quindi «nel mese di febbraio 2022 hanno raggiunto il livello che in genere hanno a fine marzo». I livelli delle riserve di gas sono quindi calati rispetto ai dati soddisfacenti di ottobre, un problema che secondo Cingolani è «comune» a molti Paesi europei.
Un comunicato stampa di Palazzo Chigi
spiega che il decreto-legge sui costi dell’energia, approvato dal governo lo scorso 18 febbraio ma non ancora pubblicato in Gazzetta ufficiale, include anche «un pacchetto di norme per l’aumento e l’ottimizzazione dello stoccaggio di gas».
Ricordiamo che lo stoccaggio del gas naturale
segue un andamento ciclico: nella stagione estiva, quando il fabbisogno è minore, vengono riempiti i giacimenti, e poi durante i mesi invernali il gas viene immesso nella rete nazionale. Ad oggi, gli impianti operativi in Italia
permettono lo stoccaggio di circa 14 mila milioni di metri cubi di gas.