Dove entra il gas importato in Italia
Secondo i dati più aggiornati pubblicati dal Ministero della Transizione ecologica, nel 2020 l’Italia
ha importato quasi 66,4 miliardi di metri cubi di gas naturale. Di questi, il 43,3 per cento (circa 28,6 miliardi di metri cubi) proveniva dalla Russia, seguita dall’Algeria (22,8 per cento) e dalla Norvegia (11 per cento).
Più nel dettaglio, due anni fa quasi 28,6 miliardi di metri cubi di gas (il 43,1 per cento sul totale)
avevano fatto il loro ingresso in Italia a Tarvisio, in Friuli-Venezia Giulia, dove arriva il gas proveniente dalla Russia (ci torneremo meglio tra poco). Al secondo posto c’erano i poco più di 12 miliardi di metri cubi entrati nel nostro Paese a Mazara del Vallo, in Sicilia, dove
arriva il gas proveniente dal Nord Africa. Al terzo posto troviamo invece il gas (circa 8,8 miliardi di metri cubi) arrivato al Passo del Gries, tra Italia e Svizzera, partendo dal Nord Europa.
Sebbene non siano ancora pubblicamente disponibili i dati per il 2021, ricordiamo che a inizio 2021 è diventato operativo il Trans adriatic pipeline (più noto con il nome di “Tap”), che l’anno scorso
ha portato in Italia quasi 7 miliardi di metri cubi di gas, partendo dall’Azerbaijan e passando per Turchia, Grecia e Balcani.