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Vero: il gas russo arriva in Italia passando tutto per l’Ucraina

| 23 febbraio 2022
La dichiarazione
«Il gas russo che arriva in Italia transita interamente per i gasdotti ucraini»
Fonte: Senato.it | 23 febbraio 2022
Ansa
Ansa
Verdetto sintetico
Il ministro degli Esteri ha ragione.
In breve
  • Nel 2020 il 44 per cento del gas importato dall'Italia veniva dalla Russia. TWEET
  • La porta d’ingresso per questo gas è il Nord-est, dove arrivano le condutture che passano per Austria e Slovacchia, e prima ancora in Ucraina e Russia. TWEET
Il 23 febbraio, durante un’informativa in Senato sulla crisi in Ucraina, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha dichiarato che tutto il gas importato in Italia dalla Russia «transita interamente per i gasdotti ucraini». «Una ragione in più per evitare il conflitto», ha commentato l’ex capo politico del Movimento 5 stelle.

Abbiamo verificato e Di Maio ha ragione.

– Leggi anche: Quanto pesano gli scambi tra Italia e Russia, in cinque numeri

Dove entra il gas importato in Italia

Secondo i dati più aggiornati pubblicati dal Ministero della Transizione ecologica, nel 2020 l’Italia ha importato quasi 66,4 miliardi di metri cubi di gas naturale. Di questi, il 43,3 per cento (circa 28,6 miliardi di metri cubi) proveniva dalla Russia, seguita dall’Algeria (22,8 per cento) e dalla Norvegia (11 per cento).

Più nel dettaglio, due anni fa quasi 28,6 miliardi di metri cubi di gas (il 43,1 per cento sul totale) avevano fatto il loro ingresso in Italia a Tarvisio, in Friuli-Venezia Giulia, dove arriva il gas proveniente dalla Russia (ci torneremo meglio tra poco). Al secondo posto c’erano i poco più di 12 miliardi di metri cubi entrati nel nostro Paese a Mazara del Vallo, in Sicilia, dove arriva il gas proveniente dal Nord Africa. Al terzo posto troviamo invece il gas (circa 8,8 miliardi di metri cubi) arrivato al Passo del Gries, tra Italia e Svizzera, partendo dal Nord Europa.

Sebbene non siano ancora pubblicamente disponibili i dati per il 2021, ricordiamo che a inizio 2021 è diventato operativo il Trans adriatic pipeline (più noto con il nome di “Tap”), che l’anno scorso ha portato in Italia quasi 7 miliardi di metri cubi di gas, partendo dall’Azerbaijan e passando per Turchia, Grecia e Balcani.

Che strada fa il gas russo

Per quanto riguarda il gas importato dalla Russia, è vero come dice Di Maio che prima di arrivare in Italia passa per gasdotti presenti in Ucraina, come mostrano i dati e le mappe più aggiornate dell’European network of transmission system operators for gas (Entsog), l’associazione europea degli operatori del trasporto del gas.

Più nel dettaglio, il gas russo arriva a Tarvisio attraverso il Trans Austria gas pipeline (Tan), che attraversa l’Austria partendo dalla Slovacchia. Quest’ultima prende il gas dai gasdotti che passano in Ucraina e partono dalla Russia. Come riassunto da alcune infografiche pubblicate il 16 febbraio da Reuters, tra questi gasdotti ci sono il Progress e il Soyuz. Il Grafico 1 mostra che percorso fa il gas russo per arrivare in Germania. Come si vede, il gas che arriva in Italia passa dall’Ucraina.
Grafico 1. Percorso del gas russo verso la Germania – Fonte: Rielaborazione di Reuters su dati Entsog
Grafico 1. Percorso del gas russo verso la Germania – Fonte: Rielaborazione di Reuters su dati Entsog

Il verdetto

Secondo Luigi Di Maio, «il gas russo che arriva in Italia transita interamente per i gasdotti ucraini».

È vero: secondo i dati più aggiornati a disposizione, nel 2020 il nostro Paese ha importato dalla Russia il 44 per cento degli oltre 66 miliardi di metri cubi di gas proveniente dall’estero. La porta d’ingresso per questo gas è il Nord-est, dove arrivano le condutture che passano per Austria e Slovacchia, e prima ancora in Ucraina e Russia.

In conclusione, Di Maio merita un “Vero”.

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