Tutte le misure principali della nuova legge di Bilancio

Dalle tasse alla sanità, che cosa contiene la manovra per il 2026, che ora dovrà essere esaminata dal Senato
ANSA
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Il 22 ottobre il governo ha presentato in Senato il disegno di legge di Bilancio per il 2026. Stiamo parlando della legge più importante dell’anno perché stabilisce come verranno raccolte e spese le risorse pubbliche, fissando le priorità economiche e sociali del governo per il prossimo anno. Il testo è composto da 154 articoli, che ora dovranno essere esaminati e modificati prima dalla Commissione Bilancio del Senato, e poi dall’aula del Senato, prima di passare alla Camera. L’approvazione finale dovrà arrivare entro la fine di dicembre.

Nel complesso, la manovra vale circa 18 miliardi di euro, una cifra più bassa degli scorsi anni. Questo numero è la somma complessiva delle nuove spese e delle minori entrate previste per il 2026, finanziate in parte con tagli e in parte con nuove imposte. In altre parole, indica quante risorse il governo può effettivamente muovere per realizzare le sue misure economiche.

Fisco e lavoro

Per quanto riguarda le imposte, il governo propone di ridurre di due punti la seconda aliquota dell’IRPEF – quella applicata ai redditi tra 28 e 50 mila euro – e di portarla dal 35 al 33 per cento. L’obiettivo è alleggerire la pressione fiscale sul cosiddetto “ceto medio”. Dai vantaggi ottenuti da questa riduzione, però, saranno esclusi i redditi superiori ai 200 mila euro. 

Per i lavoratori dipendenti, la manovra punta a favorire i rinnovi contrattuali e la produttività. Gli aumenti di stipendio legati ai nuovi contratti firmati nel 2025 e nel 2026 saranno tassati con un’aliquota agevolata del 5 per cento per chi guadagna fino a 28 mila euro. Viene inoltre alleggerita la tassazione sui premi di produttività e alzato il limite entro cui si può beneficiare dello sconto fiscale. Nel pacchetto rientrano anche la detassazione dei compensi per i turni notturni e festivi e un piccolo vantaggio per i buoni pasto elettronici, il cui valore esentasse sale a 10 euro.

Sempre sul fronte fiscale, il governo introduce una nuova rottamazione delle cartelle, che riguarda i debiti affidati alla riscossione tra il 2020 e il 2023. Chi aderisce potrà pagare solo l’imposta e le spese di riscossione, senza sanzioni né interessi di mora, in un’unica soluzione entro luglio 2026 o a rate in nove anni, con un tasso di interesse agevolato.
Per le famiglie, il disegno di legge di Bilancio interviene sul calcolo dell’ISEE, escludendo dal patrimonio la prima casa fino a un valore catastale di 91.500 euro, così da facilitare l’accesso a varie agevolazioni. Viene poi potenziato il congedo parentale: l’indennità all’80 per cento della retribuzione sarà riconosciuta per un periodo più lungo e utilizzabile fino ai 14 anni del figlio. Restano le misure di sostegno economico già introdotte, come la carta “Dedicata a te”, che offre un contributo per l’acquisto di beni di prima necessità, come alimenti e prodotti per la casa, destinato alle famiglie con redditi più bassi.

Case, pensioni e banche

Per la casa, il “bonus ristrutturazioni” viene confermato anche per il 2026: resta la detrazione al 50 per cento per l’abitazione principale e scende al 36 per cento per gli altri immobili, con la proroga del bonus mobili al 50 per cento fino a un massimo di 5 mila euro di spesa. Cambiano invece le regole per gli affitti brevi: la cedolare secca al 21 per cento si applicherà solo se l’immobile non è gestito tramite intermediari o piattaforme online, altrimenti salirà al 26 per cento.

Per quanto riguarda le pensioni, il governo conferma la rivalutazione degli assegni e proroga l’APE sociale – la misura che consente l’uscita anticipata dal lavoro a chi svolge mansioni gravose o si trova in condizioni di difficoltà – mentre vengono meno “quota 103” e “Opzione donna”, entrambe giudicate troppo costose rispetto ai benefici ottenuti. Il testo prevede poi che l’aumento dell’età pensionabile di tre mesi, legato al miglioramento dell’aspettativa di vita, venga rinviato: per alcune categorie non gravose l’aumento sarà di un mese a partire dal 2027.

Nel capitolo dedicato alla sanità, il governo prevede risorse aggiuntive al Servizio sanitario nazionale per circa 2,4 miliardi di euro nel 2026, destinate a rafforzare il personale, migliorare la prevenzione e potenziare i servizi territoriali. È inoltre previsto un fondo fino a 450 milioni l’anno per nuove assunzioni a tempo indeterminato, con l’obiettivo di ridurre le liste d’attesa e rendere più efficienti i pronto soccorso.

Il governo ha deciso di anticipare al 1° gennaio 2026 l’allineamento delle accise su benzina e gasolio. In pratica, l’imposta sulla benzina scenderà di 4 centesimi al litro, mentre quella sul diesel aumenterà della stessa cifra, con l’obiettivo di uniformare la tassazione sui due carburanti. 

Infine, una delle misure più discusse della nuova legge di Bilancio riguarda le banche. Il governo prevede di ricavare circa 4,5 miliardi di euro dal settore bancario e assicurativo, attraverso un insieme di nuovi prelievi. Tra questi c’è l’aumento di due punti dell’IRAP e l’aumento di un’imposta sulle riserve accantonate dagli istituti di credito.

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