Non si sa quante siano le case popolari sfitte presenti in Lombardia. Complice il caro affitti che colpisce la regione, nell’ultimo periodo si è parlato più volte della possibilità di utilizzare le case popolari sfitte per contrastare l’emergenza abitativa sul territorio lombardo, in particolare a Milano. Ma in base alle verifiche di Pagella Politica è al momento impossibile avere dati aggiornati, o quantomeno una stima, sul numero di alloggi popolari di proprietà della regione che non sono al momento utilizzati.
Secondo alcuni politici e fonti stampa, sarebbero oltre 15 mila gli alloggi di edilizia residenziale pubblica attualmente non utilizzati e a disposizione dell’Azienda Lombarda edilizia residenziale (Aler), l’ente che si occupa di gestire gli immobili di proprietà della regione. Un «caso eclatante», lo ha definito l’8 aprile, in un’intervista con la Repubblica, il consigliere regionale del Partito Democratico Pierfrancesco Majorino.
Al di là del giudizio politico, il dato dei 15 mila alloggi popolari sfitti è vecchio di quasi un anno e mezzo e a oggi non sono pubblicamente disponibili numeri più recenti. Nell’ultimo mese Pagella Politica ha più volte contattato l’ufficio stampa dell’Assessorato alla Casa della Regione Lombardia, oltre alle cinque sedi locali di Aler presenti nella regione, ricevendo come risposta solo continui rinvii o dati parziali.
Secondo alcuni politici e fonti stampa, sarebbero oltre 15 mila gli alloggi di edilizia residenziale pubblica attualmente non utilizzati e a disposizione dell’Azienda Lombarda edilizia residenziale (Aler), l’ente che si occupa di gestire gli immobili di proprietà della regione. Un «caso eclatante», lo ha definito l’8 aprile, in un’intervista con la Repubblica, il consigliere regionale del Partito Democratico Pierfrancesco Majorino.
Al di là del giudizio politico, il dato dei 15 mila alloggi popolari sfitti è vecchio di quasi un anno e mezzo e a oggi non sono pubblicamente disponibili numeri più recenti. Nell’ultimo mese Pagella Politica ha più volte contattato l’ufficio stampa dell’Assessorato alla Casa della Regione Lombardia, oltre alle cinque sedi locali di Aler presenti nella regione, ricevendo come risposta solo continui rinvii o dati parziali.