È vero che la “sinistra” ha votato un condono edilizio in Lombardia?

Lo ha dichiarato Salvini in tv, per difendere una proposta che ha avanzato negli scorsi giorni. In realtà tra le due misure ci sono differenze
Ansa
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Da qualche giorno la politica italiana è tornata a parlare di condoni edilizi. Il 23 settembre, ospite a un convegno di Confedilizia, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha infatti proposto di sanare «centinaia di migliaia di piccole irregolarità architettoniche, edilizie e urbanistiche» per permettere ai cittadini di tornare «nella disponibilità piena del proprio bene» e allo Stato di incassare nuovi fondi da utilizzare per la prossima legge di Bilancio.

La proposta di Salvini è stata criticata dai partiti di opposizione. Per esempio il capogruppo del Partito Democratico al Senato Francesco Boccia ha definito le parole del leader della Lega come «un’altra strizzata d’occhio ai furbi». Il giorno dopo, ospite di Dritto e rovescio su Rete4, Salvini ha risposto alle critiche affermando (min. 28:57) che a maggio 2022 proprio il Partito Democratico, insieme al Movimento 5 Stelle, aveva votato a favore di una «legge regionale» proposta da alcuni consiglieri di centrodestra della Regione Lombardia per istituire «tolleranze costruttive» per «difformità ininfluenti» legate appunto a piccoli abusi edilizi. 

Ma davvero i partiti di opposizione in Lombardia hanno votato un condono simile a quello proposto da Salvini? Abbiamo verificato.

Il condono di Salvini

Innanzitutto va specificato che la sanatoria edilizia ipotizzata da Salvini, su cui anche Forza Italia si è espressa a favore, è al momento solo una proposta e non ha un testo ufficiale. Per come è stata annunciata, l’idea è sanare le irregolarità di piccola entità per garantire nuove entrate nelle casse dello Stato e velocizzare i lavori delle pubbliche amministrazioni. In tv Salvini ha escluso (min. 26:58) la possibilità di un «condono per ville e villette costruite in zone sismiche o in riva ai fiumi o alle pendici dei vulcani», dichiarando di volersi concentrare sulle «piccole difformità». Allo stesso modo il ministro degli Esteri Antonio Tajani (Forza Italia) ha precisato che l’intervento riguarderebbe «qualche aggiustamento per piccole cose fatte in violazione delle legge». Con il termine “condono edilizio” generalmente si fa riferimento a un procedimento con cui un cittadino che ha commesso un abuso edilizio può sanare la propria posizione con lo Stato.

Su questo tema la Lega ha già presentato una proposta di legge, depositata lo scorso 7 giugno alla Camera, che prevede di modificare due articoli del “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia” istituito nel 2001 da un decreto del presidente della Repubblica. L’obiettivo della proposta è eliminare «l’obbligo della doppia conformità edilizia», ossia la necessità per i proprietari di dimostrare che un intervento edilizio è stato fatto sia nel rispetto delle norme attuali sia di quelle che erano in vigore quando sono stati fatti i lavori in questione. L’eliminazione di questo obbligo permetterebbe di sanare le «piccole irregolarità architettoniche» citate da Salvini e potrebbe essere quindi la base della sua proposta. In ogni caso, al momento la proposta di legge della Lega è ferma in Commissione Ambiente alla Camera, dove non è ancora iniziato l’esame del testo.

La proposta di legge dei consiglieri lombardi

La «legge regionale» a cui fa riferimento Salvini nella sua intervista a Dritto e rovescio in realtà non è una legge regionale, ma una proposta di legge fatta dal consiglio regionale della Lombardia al Parlamento a maggio 2022. La norma, approvata da tutte le forze politiche in consiglio regionale, si propone di «regolarizzare una serie di piccole e modeste irregolarità edilizie» in riferimento all’accesso delle detrazioni fiscali previste dal Superbonus. Per ottenere l’agevolazione infatti è necessario dimostrare che l’immobile sia conforme alla planimetria presentata al catasto e che tutti i precedenti lavori di ristrutturazione siano stati autorizzati. In caso di difformità il Superbonus può essere negato, a meno che queste irregolarità non rientrino tra le cosiddette “tolleranze costruttive”. 

I consiglieri del centrodestra in Lombardia hanno quindi proposto di includere in questa categoria tutte le difformità di piccola entità, che in questo modo potrebbero essere regolarizzate attraverso una sanatoria e quindi tramite il pagamento di una sanzione. Questo avrebbe permesso ai cittadini di non compromettere la pratica del Superbonus in caso di irregolarità sanabili. Dopo la discussione in commissione e un confronto con i tecnici, tutte i gruppi del Consiglio regionale della Lombardia (compresi Partito Democratico e Movimento 5 Stelle) hanno votato a favore della proposta, che è stata approvata il 17 maggio 2022 con 53 sì e un solo astenuto (il consigliere Luigi Piccirillo, già espulso dal M5S). A febbraio 2023 la proposta è stata assegnata alla Commissione Ambiente e Lavori pubblici del Senato, ma anche in questo caso l’esame non è ancora iniziato.

Il fatto che questa proposta si concentri sulla regolarizzazione di «piccole irregolarità architettoniche» la accomuna alla sanatoria edilizia proposta da Salvini, anche se per quest’ultima non è ancora disponibile un testo ufficiale. Allo stesso tempo, la proposta di legge dei consiglieri regionali lombardi è diversa da quella presentata alla Camera dai deputati leghisti, dal momento che non c’è nessun riferimento all’eliminazione della doppia conformità e ha un ambito di azione ridotto. La legittimità o meno del paragone fatto da Salvini potrà dunque essere valutata solo quando sarà disponibile un testo ufficiale della sua proposta di sanatoria.

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