Salvini ha rinviato ancora l’avvio dei cantieri del ponte sullo Stretto

Aveva promesso che i lavori sarebbero iniziati entro l’estate, ma ora parla di ottobre, mentre il ministero della «fine dell’anno»
ANSA/MICHELE MARAVIGLIA
ANSA/MICHELE MARAVIGLIA
Domenica 7 settembre il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini è intervenuto al Forum di Cernobbio, organizzato dalla società di consulenza The European House Ambrosetti. Nel suo discorso ha parlato del ponte sullo Stretto di Messina, rinviando ancora una volta la data di apertura dei cantieri. «Conto che fra settembre e ottobre si parta con i cantieri, proprio con gli operai, con gli scavi e con gli espropri» delle case e dei terreni interessati dall’opera, ha dichiarato il leader della Lega.

Negli ultimi mesi Salvini aveva più volte assicurato che i cantieri sarebbero partiti «entro l’estate 2025», ma questo obiettivo sembra ormai sfumato. Lo scorso 6 agosto, infatti, lo stesso Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti aveva diffuso una nota in cui annunciava che i lavori sarebbero iniziati «entro la fine del 2025, con le opere anticipate che minimizzeranno l’impatto dei cantieri sul territorio». Quel giorno il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS) aveva approvato il progetto definitivo del ponte. Il CIPESS è l’organo del governo che coordina e decide sugli investimenti pubblici più rilevanti a livello nazionale.
Come ha ricordato lo stesso Salvini a Cernobbio, per l’avvio dei cantieri manca ancora il via libera della Corte dei Conti, che esercita il cosiddetto “controllo preventivo di legittimità” sui provvedimenti del governo. In pratica, i giudici devono verificare che la delibera del CIPESS rispetti leggi e norme vigenti prima che produca effetti concreti. La Corte ha 30 giorni di tempo per esprimersi, ma il termine può essere sospeso se vengono richiesti ulteriori chiarimenti. Al momento, però, la delibera non è ancora arrivata alla Corte, come risulta dal sito della Presidenza del Consiglio dei ministri. Salvini ha assicurato che il «dossier» sarà trasmesso «questa settimana». Se l’impegno sarà rispettato e la Corte si prenderà un mese per esaminare il testo, il via libera potrebbe arrivare a metà ottobre, salvo nuove richieste di chiarimenti che comporterebbero ulteriori ritardi.

Parallelamente, dovrà partire anche la realizzazione del progetto esecutivo, cioè la fase di progettazione tecnica più dettagliata e definitiva, che traduce il progetto approvato in elaborati costruttivi e specifiche pronte per le imprese in cantiere. Secondo quanto spiegato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la progettazione sarà divisa in tre fasi: da maggio 2026 quella relativa ai collegamenti stradali e ferroviari, da settembre 2026 quella riguardante gallerie, svincoli e tre nuove stazioni ferroviarie, da marzo 2027 quella dedicata all’opera di attraversamento vera e propria, con torri e impalcato sospeso. Il cronoprogramma fissa il completamento dei lavori al 2032.

Negli ultimi anni Salvini ha più volte indicato date precise per l’avvio dei cantieri, che però sono sempre slittate. Nel 2023 aveva parlato di una partenza dei lavori entro l’estate del 2024, poi rinviata all’inizio del 2025 e successivamente alla stessa estate del 2025.

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