Uno degli aspetti più dibattuti quando si parla di salario minimo è a quale livello fissare la soglia sotto cui un datore di lavoro non può pagare un suo dipendente. In questi giorni la Commissione Lavoro della Camera sta esaminando la proposta di legge dei partiti di opposizione (fatta eccezione per Italia Viva) per introdurre in Italia una retribuzione minima oraria pari a 9 euro lordi. La proposta è nata mettendo insieme diversi testi già presentati ed è un tentativo di fare fronte comune su una misura considerata fondamentale da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi-Sinistra, Azione e Più Europa. I partiti di centrodestra che sostengono il governo Meloni hanno criticato il testo e hanno presentato un emendamento per sopprimerlo. Nei giorni scorsi la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha però aperto al dialogo e lunedì 24 luglio il governo ha proposto di ritirare l’emendamento, rimandando comunque la discussione a settembre. Vari esponenti delle opposizioni, tra cui la segretaria del PD Elly Schlein, sono però contrari a questa ipotesi.
Al di là della discussione tra i partiti, alcuni critici del salario minimo sostengono che è importante valutare bene la soglia minima di retribuzione da fissare. Per esempio, come sottolineato dal deputato Luigi Marattin (Italia Viva), un salario minimo a 9 euro lordi l’ora in Italia sarebbe tra i più alti al mondo. Ma allora quale dovrebbe essere il livello ideale?
Al di là della discussione tra i partiti, alcuni critici del salario minimo sostengono che è importante valutare bene la soglia minima di retribuzione da fissare. Per esempio, come sottolineato dal deputato Luigi Marattin (Italia Viva), un salario minimo a 9 euro lordi l’ora in Italia sarebbe tra i più alti al mondo. Ma allora quale dovrebbe essere il livello ideale?