Il nuovo Papa è Robert Francis Prevost e si chiama Leone XIV

Il cardinale è nato negli Stati Uniti e ha 69 anni. È stato eletto al quarto scrutinio dal Conclave
Robert Francis Prevost durante il suo primo discorso da Papa
Robert Francis Prevost durante il suo primo discorso da Papa
Il cardinale statunitense Robert Francis Prevost è stato eletto Papa, con il nome di Papa Leone XIV, ossia Papa Leone quattordicesimo. Pochi minuti dopo le ore 18 di giovedì 8 maggio, dal comignolo della Cappella Sistina è uscita la fumata bianca, segno che i cardinali elettori sono riusciti a eleggere il nuovo Papa, il numero 267 della storia. 

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Prevost, che ha 69 anni, è stato eletto durante la seconda giornata del Conclave, così come già accaduto con i suoi due predecessori, Papa Francesco (eletto il 13 marzo 2013 al quinto scrutinio) e Papa Benedetto XVI (eletto il 19 aprile 2005 al quarto scrutinio). La rapidità dell’elezione conferma una convergenza ampia sul suo nome, considerato capace di tenere unite le diverse anime del Collegio cardinalizio.

Secondo vari esperti di questioni vaticane, il nuovo Papa è infatti una figura di equilibrio tra le correnti progressiste e quelle più conservatrici della Chiesa cattolica. Le sue posizioni su molti temi sono generalmente vicine a quelle di Papa Francesco – che ha citato due volte nel suo primo discorso dopo l’elezione – ma allo stesso tempo riflettono una certa cautela su questioni più divisive. Il progetto giornalistico The College of Cardinals Report, curato da giornalisti cattolici e coordinato dal vaticanista inglese Edward Pentin, ha raccolto alcune sue dichiarazioni passate: Prevost ha mostrato attenzione per temi cari al fronte riformatore, come la lotta al cambiamento climatico e i migranti, ma mantiene posizioni più tradizionali su altri aspetti, come la contrarietà a permettere alle donne di diventare diaconi (ossia figure che possono predicare, celebrare battesimi e matrimoni, ma non dire messa).

Questo equilibrio tra apertura e tradizione è stato probabilmente decisivo per ottenere il consenso trasversale dei cardinali elettori.
Il primo discorso di Papa Leone XIV
«La pace sia con tutti voi», sono state le prime parole del nuovo Papa, che ha dedicato l’inizio del suo primo discorso da pontefice proprio alla ricerca della pace come missione della Chiesa. «Aiutateci anche voi, gli uni agli altri, a costruire ponti, con il dialogo, con l’incontro, unendoci tutti per essere un solo popolo, sempre in pace. Grazie a Papa Francesco», ha aggiunto Papa Leone XIV. Un altro passaggio significativo del discorso di Papa Leone XIV è stato quando ha detto che la nuova Chiesa cattolica vuole essere una «una Chiesa sinodale, che cammina, che cerca sempre la pace, cerca sempre la carità, cerca sempre di essere vicina a coloro che soffrono».

Queste parole confermano l’intenzione di proseguire lungo il solco tracciato da Papa Francesco, con attenzione ai temi sociali e alla riforma interna della Chiesa. La sinodalità, infatti, è un tema fondamentale all’interno della Chiesa cattolica attuale, che riguarda la partecipazione attiva dei fedeli – e quindi non solo di chi ha preso i voti – alle questioni riguardanti la dottrina e l’amministrazione ecclesiastica.

Chi è Robert Prevost

Prevost è nato il 14 settembre 1955 a Chicago, negli Stati Uniti, ed è entrato nel 1977 nell’Ordine di Sant’Agostino, una comunità religiosa cattolica in cui i membri vivono seguendo la regola di Sant’Agostino. Come spiega il sito ufficiale della Santa Sede, Prevost è diventato sacerdote nel 1982, dopo aver completato gli studi in teologia alla Catholic Theological Union di Chicago. Ha poi conseguito il dottorato in Diritto canonico presso la Pontificia Università San Tommaso d’Aquino a Roma. Con tutta probabilità, questa formazione accademica, unita a una profonda conoscenza delle istituzioni vaticane, ha contribuito a costruire un profilo autorevole e apprezzato anche in Vaticano.

Prevost ha svolto il suo primo incarico missionario in Perù, dove ha lavorato per più di dieci anni nella formazione dei religiosi agostiniani, occupandosi della preparazione dei futuri membri dell’ordine, dell’insegnamento e dell’amministrazione della giustizia all’interno della Chiesa locale. Successivamente, è diventato priore generale dell’Ordine di Sant’Agostino, ossia il superiore mondiale dell’Ordine, responsabile di guidarne le attività e i membri in tutto il mondo, e nel 2015 è stato nominato vescovo di Chiclayo, in Perù. Il suo lungo servizio in America Latina ha rafforzato il suo legame con una parte importante della Chiesa mondiale, da tempo centrale anche per le strategie del Vaticano.

Nel 2023 Prevost è stato nominato prefetto del Dicastero per i Vescovi, che all’interno della Curia romana si occupa della nomina dei vescovi nel mondo, e presidente della Pontificia Commissione per l’America Latina, che segue i rapporti tra il Vaticano e la Chiesa cattolica nei Paesi latinoamericani. Prima di diventare Papa, Prevost è stato membro di numerosi organismi della Santa Sede, tra cui il Dicastero per l’Evangelizzazione, che coordina le attività missionarie della Chiesa nel mondo, e il Dicastero per la Dottrina della Fede, che vigila sulla corretta interpretazione dell’insegnamento cattolico.

Questi incarichi lo hanno reso una figura ben inserita nella Curia romana, con esperienza sia pastorale sia istituzionale, qualità ritenute cruciali per guidare la Chiesa in una fase complessa.
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