Il 12 marzo la Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen ha raccomandato al Consiglio dell’Unione europea di aprire i negoziati per l’ingresso della Bosnia-Erzegovina nell’Unione europea. «In poco più di un anno sono stati compiuti più progressi che in un decennio», ha dichiarato von der Leyen per giustificare questa scelta. Su questo punto i capi di Stato e di governo dei 27 Stati membri saranno chiamati a discutere in occasione del Consiglio europeo in programma il 21 e 22 marzo.
La Bosnia-Erzegovina non è l’unico Paese in lista d’attesa. Il processo di “allargamento” dei confini dell’Ue è fermo da più di dieci anni, da quando nel 2013 la Croazia è stato l’ultimo Paese a fare il suo ingresso nell’Ue. Da allora la complessa procedura di adesione prevista dai trattati europei non è stata portata a termine per nessun candidato.
La Bosnia-Erzegovina non è l’unico Paese in lista d’attesa. Il processo di “allargamento” dei confini dell’Ue è fermo da più di dieci anni, da quando nel 2013 la Croazia è stato l’ultimo Paese a fare il suo ingresso nell’Ue. Da allora la complessa procedura di adesione prevista dai trattati europei non è stata portata a termine per nessun candidato.