Tutti i nuovi reati che la destra vuole introdurre

Istigazione all’anoressia, divieto di maternità surrogata all’estero e molto altro: ecco come vuole allungare il codice penale chi sostiene il governo Meloni
ANSA
ANSA
A quasi sei mesi dal suo insediamento il governo di Giorgia Meloni ha già introdotto due nuovi reati. Dalla fine di ottobre chi organizza o promuove un rave party rischia dai tre ai sei anni di carcere e una multa da mille a 10 mila euro, in base al nuovo articolo 633-bis del codice penale. Di recente il decreto “Cutro”, ora all’esame del Senato, ha introdotto il nuovo reato chiamato “morte o lesioni come conseguenza di delitti in materia di immigrazione clandestina”, con pene dai 10 ai 30 anni di carcere.

Nei prossimi mesi la lista dei nuovi reati potrà ancora allungarsi viste le numerose proposte di legge presentate in Parlamento da deputati e senatori che sostengono il governo Meloni.

Contro l’istigazione all’anoressia

Il 27 marzo alcuni senatori di Fratelli d’Italia hanno presentato un disegno di legge contro «l’istigazione ai disturbi del comportamento alimentare», come l’anoressia. Il testo non è ancora disponibile, ma il suo primo firmatario Alberto Balboni ha spiegato che la proposta è introdurre all’articolo 580 bis del codice penale il reato di «istigazione all’anoressia», con multe fino a 150 mila euro e una reclusione fino a quattro anni. Un testo simile è stato depositato a ottobre 2022 alla Camera dalla deputata della Lega Arianna Lazzarini, e altre proposte simili sono state presentate nelle due precedenti legislature, anche da esponenti del Partito democratico. 

Contro le occupazioni e l’omicidio nautico

Lo stesso Balboni ha firmato altre due proposte per introdurre altrettanti nuovi reati nel codice penale. In una ha chiesto di creare il reato di «occupazione abusiva di privato domicilio o dimora», all’articolo 633-ter del codice penale, con una pena fino a cinque anni di detenzione (un progetto simile è stato avanzato dalla Lega alla Camera). In un’altra ha invece proposto di estendere le pene previste per il reato di omicidio stradale (art. 589 bis del codice penale) a quello nautico. In breve, chiunque è alla guida di un’imbarcazione e causa la morte di un’altra persona è punito con la reclusione da due a sette anni, che aumenta fino a un massimo di 12 anni se il conducente è in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Questo disegno di legge è già stato approvato dal Senato il 21 febbraio, con 140 voti favorevoli su 143 votanti, e ora è all’esame della Camera per l’approvazione definitiva.

Contro la maternità surrogata all’estero

In questa legislatura sono già stati presentati in Parlamento sei disegni di legge per estendere il divieto di fare ricorso alla gestazione per altri (o maternità surrogata) all’estero. Due testi sono stati depositati dalla Lega, due da Fratelli d’Italia, uno da Forza Italia e uno da Noi moderati, ossia tutti e quattro gli schieramenti che supportano il governo. In Italia la gestazione per altri è vietata dalla legge n. 40 del 2004, che all’articolo 12, comma 6, stabilisce che «chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la surrogazione di maternità è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600 mila a un milione di euro». L’obiettivo dei partiti della maggioranza è impedire il ricorso a questa pratica fuori dai confini italiani, nei Paesi dove è invece consentita.

Contro i cellulari in carcere

In Senato due esponenti di Fratelli d’Italia hanno firmato un testo per introdurre il nuovo articolo 391-quater del codice penale e punire con sei mesi di carcere chi già si trova in un istituto penitenziario e viene scoperto in possesso di un cellulare o di «altri dispositivi idonei ad effettuare comunicazioni». La pena è aumentata se si dimostra che il detenuto sia riuscito a mantenere rapporti con le organizzazioni criminali grazie all’uso del cellulare.

Contro chi imbratta i vetri dei quadri

La Lega, con un disegno di legge a prima firma del senatore Claudio Borghi, ha chiesto di punire con la reclusione fino a un anno e con una multa di 1.500 euro chi «imbratta» le teche e i vetri dei quadri nei musei. L’obiettivo dichiarato di Borghi è scoraggiare le azioni degli ambientalisti che vogliono attirare l’attenzione sulla lotta contro i cambiamenti climatici gettando vernice sui quadri protetti da una teca o da un vetro. 

Due deputate della Lega hanno invece proposto di introdurre nel codice penale il nuovo articolo 711-bis e di punire con l’arresto fino a un mese e con una multa fino a mille euro chi acquista merce contraffatta. Il venditore rischia invece fino a tre anni di carcere.

Contro chi truffa gli anziani

Almeno tre proposte della maggioranza chiedono poi di tutelare di più gli anziani da truffe e tentativi di circonvenzione. Per esempio il deputato di Fratelli d’Italia Edmondo Cirielli, viceministro degli Esteri, vuole introdurre l’articolo 640-bis nel codice penale e punire con sei anni di reclusione e una multa fino a 10 mila euro il nuovo reato di ​​«truffa ai danni di soggetti minori o anziani». Una ventina di compagni di partito di Cirielli hanno proposto di introdurre tra gli atti persecutori puniti dal codice penale anche quelli di «bullismo e cyberbullismo».

Contro la linea di Nordio

La volontà di molti esponenti della maggioranza di allungare il codice penale si scontra con quanto professato in passato dall’attuale ministro della Giustizia Carlo Nordio. Durante la formazione del governo, Nordio ha per esempio dichiarato che «la velocizzazione della giustizia transita attraverso una forte depenalizzazione, quindi una riduzione dei reati». Bisogna «eliminare questo pregiudizio che la sicurezza e la buona amministrazione siano tutelati dalle leggi penali: questo non è vero», aveva ribadito il ministro. 

Non è detto che tutte le proposte per introdurre nuovi reati arriveranno fino in fondo in Parlamento, anzi. Nella scorsa legislatura solo l’1 per cento delle proposte fatte dai parlamentari è diventata legge.

SOSTIENI PAGELLA

Leggi ogni giorno la newsletter con le notizie più importanti sulla politica italiana. Ricevi le nostre guide eBook sui temi del momento.
ATTIVA LA PROVA GRATUITA
Newsletter

I Soldi dell’Europa

Il lunedì, ogni due settimane
Il lunedì, le cose da sapere sugli oltre 190 miliardi di euro che l’Unione europea darà all’Italia entro il 2026.

Ultimi articoli