Le cose da sapere sulla politica italiana per lunedì 12 giugno

La morte di Silvio Berlusconi e le altre notizie principali di lunedì 12 giugno
Ansa
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Il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi è morto all’Ospedale San Raffaele di Milano all’età di 86 anni. L’ex presidente del Consiglio, che da tempo soffriva di leucemia mielomonocitica cronica, era stato ricoverato il 9 giugno per alcuni controlli medici. Il 5 aprile scorso Berlusconi era stato ricoverato una prima volta per un’infezione polmonare ed era stato dimesso il 19 maggio, 45 giorni dopo. I funerali di Berlusconi si terranno mercoledì 14 giugno alle ore 15 nel duomo di Milano (Pagella Politica).
«Berlusconi è stato un grande leader politico che ha segnato la storia della nostra Repubblica, incidendo su paradigmi, usi e linguaggi». Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio in occasione della morte del leader di Forza Italia. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha detto che Berlusconi «era soprattutto un combattente, era un uomo che non aveva mai avuto paura a difendere le sue convinzioni», mentre Papa Francesco ha inviato un telegramma alla famiglia dell’ex presidente del Consiglio in cui ha espresso «sentita partecipazione al lutto per la perdita di un protagonista della vita politica italiana». I lavori della Camera dei deputati sono stati sospesi per oggi e domani (Il Sole 24 Ore).
Ieri la presidente del Consiglio Giorgia Meloni è stata in visita in Tunisia insieme alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e al primo ministro dei Paesi Bassi Mark Rutte. I tre leader hanno incontrato il presidente della Tunisia Kais Saied nel palazzo presidenziale di Cartagine. Al termine dell’incontro è stata firmata una dichiarazione congiunta tra Unione europea e Tunisia. In base alla dichiarazione congiunta, l’Ue ha promesso al paese nordafricano aiuti economici fino a 900 milioni di euro sia per la gestione dei flussi migratori sia per fronteggiare la crisi economica in Tunisia (Domani).
Articolo Uno, il partito dell’ex ministro Roberto Speranza, si è sciolto ed è entrato nel Partito democratico. «Articolo Uno oggi smette di essere un Partito politico. Dobbiamo guardare con fiducia al futuro. E il nostro investimento sarà tutto rivolto a dare forza al nuovo PD», ha detto ieri Speranza durante l’assemblea nazionale del partito a Napoli. «Nessuno ha in testa una corrente di Articolo Uno. Sarebbe un errore grave. Sarebbe una contraddizione. Il nuovo PD di tutto ha bisogno tranne che di correnti», ha aggiunto (Huffpost).
L’ex ministra Elena Bonetti e il deputato e responsabile economico di Italia Viva Luigi Marattin hanno criticato la nomina di Raffaella Paita come coordinatrice nazionale del partito. Bonetti e Marattin hanno criticato il leader di Italia Viva Matteo Renzi per aver comunicato la nomina della senatrice al termine dell’assemblea nazionale del partito, tenutasi sabato a Napoli, «quando non era più possibile intervenire» (Corriere della Sera).

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