Il 12 gennaio il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha chiesto la revoca dell’arresto dell’ingegnere iraniano Mohammad Abedini Najafabadi, che lo stesso giorno è tornato a Teheran, secondo quanto riportato dall’agenzia stampa iraniana IRNA. Il 16 dicembre Abedini era stato arrestato all’aeroporto di Malpensa, su mandato degli Stati Uniti, tre giorni prima che la giornalista italiana Cecilia Sala fosse arrestata in Iran.
Nelle scorse settimane si è parlato molto di un presunto collegamento tra i due arresti e dell’ipotesi che la liberazione di Sala, avvenuta l’8 gennaio, sia stata ottenuta in cambio di quella di Abedini. Sia il ministro degli Esteri Antonio Tajani sia una portavoce del governo iraniano hanno smentito un collegamento tra i due casi, sebbene varie ricostruzioni giornalistiche lo abbiano confermato, spiegando che gli Stati Uniti avrebbero dato il loro benestare.
Al di là del fatto che lo scambio sia avvenuto o meno, la liberazione dell’ingegnere iraniano decisa dal governo Meloni è legittima da un punto di vista giuridico? Che cosa dicono il diritto nazionale e il diritto internazionale su questa vicenda? Facciamo chiarezza.
Nelle scorse settimane si è parlato molto di un presunto collegamento tra i due arresti e dell’ipotesi che la liberazione di Sala, avvenuta l’8 gennaio, sia stata ottenuta in cambio di quella di Abedini. Sia il ministro degli Esteri Antonio Tajani sia una portavoce del governo iraniano hanno smentito un collegamento tra i due casi, sebbene varie ricostruzioni giornalistiche lo abbiano confermato, spiegando che gli Stati Uniti avrebbero dato il loro benestare.
Al di là del fatto che lo scambio sia avvenuto o meno, la liberazione dell’ingegnere iraniano decisa dal governo Meloni è legittima da un punto di vista giuridico? Che cosa dicono il diritto nazionale e il diritto internazionale su questa vicenda? Facciamo chiarezza.