Aggiornamento 21 ottobre, ore 20 – Fratelli d’Italia ha diramato una nota in cui ha corretto i ministeri assegnati a Zangrillo e a Pichetto Fratin.
Nel tardo pomeriggio di venerdì 21 ottobre, la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha accettato l’incarico di presidente del Consiglio datole dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Meloni guiderà un governo sostenuto dalla coalizione di centrodestra, composta da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi moderati. È la prima volta nella storia italiana che un governo sarà guidato da una donna: fino a oggi, l’Italia faceva ancora parte dei nove Stati membri su 27 dell’Unione europea a non aver mai avuto una donna a capo del governo.
Accettando l’incarico “senza riserva”, come si dice nel gergo politico, Meloni ha subito presentato anche la lista dei ministri e delle ministre che faranno parte del suo governo, senza un ulteriore confronto con i suoi alleati. In totale, i ministeri del governo Meloni saranno 24: 18 guidati da uomini e 6 da donne. La percentuale di donne nel governo Meloni, senza considerare la presidente del Consiglio, è pari al 25 per cento, un dato più basso del governo Draghi (34,8 per cento), del secondo governo Conte (33,3 per cento) e del primo governo Conte (27,7 per cento), per citare gli ultimi tre esecutivi.
Quindici ministeri su 24 sono “con portafoglio”: sono quelli dotati di un proprio bilancio e di una propria capacità di spesa, e con funzionari e uffici propri. A esponenti di Fratelli d’Italia, il primo partito della coalizione, sono andati nove ministeri, alla Lega quattro, a Forza Italia cinque e a Noi moderati nessuno. Sei ministeri saranno guidati da esponenti indipendenti o tecnici, ossia non politici, sebbene vicini ai partiti della maggioranza.
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Nel tardo pomeriggio di venerdì 21 ottobre, la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha accettato l’incarico di presidente del Consiglio datole dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Meloni guiderà un governo sostenuto dalla coalizione di centrodestra, composta da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi moderati. È la prima volta nella storia italiana che un governo sarà guidato da una donna: fino a oggi, l’Italia faceva ancora parte dei nove Stati membri su 27 dell’Unione europea a non aver mai avuto una donna a capo del governo.
Accettando l’incarico “senza riserva”, come si dice nel gergo politico, Meloni ha subito presentato anche la lista dei ministri e delle ministre che faranno parte del suo governo, senza un ulteriore confronto con i suoi alleati. In totale, i ministeri del governo Meloni saranno 24: 18 guidati da uomini e 6 da donne. La percentuale di donne nel governo Meloni, senza considerare la presidente del Consiglio, è pari al 25 per cento, un dato più basso del governo Draghi (34,8 per cento), del secondo governo Conte (33,3 per cento) e del primo governo Conte (27,7 per cento), per citare gli ultimi tre esecutivi.
Quindici ministeri su 24 sono “con portafoglio”: sono quelli dotati di un proprio bilancio e di una propria capacità di spesa, e con funzionari e uffici propri. A esponenti di Fratelli d’Italia, il primo partito della coalizione, sono andati nove ministeri, alla Lega quattro, a Forza Italia cinque e a Noi moderati nessuno. Sei ministeri saranno guidati da esponenti indipendenti o tecnici, ossia non politici, sebbene vicini ai partiti della maggioranza.