Da anni si parla di Milano come della città “più attrattiva” d’Italia, quella più ambita dove vivere e studiare. Questa percezione, però, ha conseguenze sul costo degli affitti e sulla possibilità di trovare una casa per gli studenti. Secondo il Milan Higher Education Observatory, un osservatorio curato dall’Università Statale di Milano con il consorzio universitario Cineca e l’azienda di consulenza Deloitte, il capoluogo lombardo è la città italiana con più studenti universitari: quasi 212 mila, di cui oltre il 55 per cento donne.
Nel Comune di Milano ci sono otto atenei: tre statali (Bicocca, Politecnico e Statale) e cinque privati (Cattolica, Bocconi, Humanitas, San Raffaele e IULM). Il resto della Regione Lombardia, di atenei, ne conta sette. Oltre alle università, fanno parte delle istituzioni dell’istruzione terziaria anche gli istituti di Alta formazione artistica musicale e coreutica (AFAM), che a Milano sono 15, e gli Istituti tecnici superiori (ITS), che sono sette.
Cercare di capire quanti sono i posti nelle residenze universitarie gestite dagli atenei e dai privati non è facile, soprattutto perché non sono disponibili dati completi e aggiornati. Ma anche avere un quadro dei progetti in corso, che offriranno nuovi posti letto nei prossimi mesi e anni, è complicato. Alla scarsa trasparenza si aggiunge un problema legato ai fondi: il Ministero dell’Università e della Ricerca ha aperto un bando per finanziare nuovi posti letto nelle residenze usando i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), ma accedere a questi contributi è parecchio complesso.
Nel Comune di Milano ci sono otto atenei: tre statali (Bicocca, Politecnico e Statale) e cinque privati (Cattolica, Bocconi, Humanitas, San Raffaele e IULM). Il resto della Regione Lombardia, di atenei, ne conta sette. Oltre alle università, fanno parte delle istituzioni dell’istruzione terziaria anche gli istituti di Alta formazione artistica musicale e coreutica (AFAM), che a Milano sono 15, e gli Istituti tecnici superiori (ITS), che sono sette.
Cercare di capire quanti sono i posti nelle residenze universitarie gestite dagli atenei e dai privati non è facile, soprattutto perché non sono disponibili dati completi e aggiornati. Ma anche avere un quadro dei progetti in corso, che offriranno nuovi posti letto nei prossimi mesi e anni, è complicato. Alla scarsa trasparenza si aggiunge un problema legato ai fondi: il Ministero dell’Università e della Ricerca ha aperto un bando per finanziare nuovi posti letto nelle residenze usando i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), ma accedere a questi contributi è parecchio complesso.