Il 9 gennaio, all’inizio della tradizionale conferenza stampa di fine anno, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha risposto a un auspicio fatto nel discorso introduttivo da Carlo Bartoli, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti. «Ci auguriamo che occasioni di confronto come questa possano essere più frequenti», ha dichiarato Bartoli, pochi minuti prima di cedere la parola a Meloni. La presidente del Consiglio si è subito difesa da chi, secondo lei, la accusa di non rispondere «abbastanza alle domande dei giornalisti» e ha dichiarato che nel 2024 ha risposto a «350 domande» di giornalisti: «Più di una al giorno».
Meloni ha chiarito anche perché da tempo non partecipa più alle conferenze stampa organizzate al termine delle riunioni del Consiglio dei ministri, a cui presenziano invece a turno vari ministri. «Ho fatto la scelta di non partecipare alle conferenze stampa al termine del Consiglio dei ministri. È una scelta precisa, data soprattutto dal fatto che da una parte si accusa il governo di eccessivo leaderismo, dall’altro si dice che Giorgia Meloni al governo è da sola, ma Meloni al governo non è da sola. Credo che sia giusto che i ministri che hanno lavorato sui provvedimenti siano anche i ministri che poi ne parlano», ha dichiarato la presidente del Consiglio.
L’ultima volta che la leader di Fratelli d’Italia ha presentato in conferenza stampa un testo approvato dal Consiglio dei ministri è stato più di un anno fa, il 3 novembre 2023, quando è stata annunciata la riforma dell’elezione diretta del presidente del Consiglio. Per esempio, lo scorso ottobre Meloni non ha partecipato alla conferenza stampa in cui è stato presentato il disegno di legge di Bilancio per il 2025: aveva annunciato che l’avrebbe fatto, ma così poi non è stato.
Al di là di questo chiarimento, è vero che nel corso del 2024 la presidente del Consiglio ha risposto a «350 domande» dei giornalisti e che questo numero dimostra la sua disponibilità a rapportarsi con la stampa? Numeri alla mano, vediamo che cosa non torna nella ricostruzione fatta da Meloni.
Meloni ha chiarito anche perché da tempo non partecipa più alle conferenze stampa organizzate al termine delle riunioni del Consiglio dei ministri, a cui presenziano invece a turno vari ministri. «Ho fatto la scelta di non partecipare alle conferenze stampa al termine del Consiglio dei ministri. È una scelta precisa, data soprattutto dal fatto che da una parte si accusa il governo di eccessivo leaderismo, dall’altro si dice che Giorgia Meloni al governo è da sola, ma Meloni al governo non è da sola. Credo che sia giusto che i ministri che hanno lavorato sui provvedimenti siano anche i ministri che poi ne parlano», ha dichiarato la presidente del Consiglio.
L’ultima volta che la leader di Fratelli d’Italia ha presentato in conferenza stampa un testo approvato dal Consiglio dei ministri è stato più di un anno fa, il 3 novembre 2023, quando è stata annunciata la riforma dell’elezione diretta del presidente del Consiglio. Per esempio, lo scorso ottobre Meloni non ha partecipato alla conferenza stampa in cui è stato presentato il disegno di legge di Bilancio per il 2025: aveva annunciato che l’avrebbe fatto, ma così poi non è stato.
Al di là di questo chiarimento, è vero che nel corso del 2024 la presidente del Consiglio ha risposto a «350 domande» dei giornalisti e che questo numero dimostra la sua disponibilità a rapportarsi con la stampa? Numeri alla mano, vediamo che cosa non torna nella ricostruzione fatta da Meloni.