È vero che Meloni ha risposto a 350 domande dei giornalisti nel 2024?

Lo sostiene la presidente del Consiglio per smentire chi la critica. Abbiamo verificato se è davvero così
ANSA/ALESSANDRO DI MEO
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Il 9 gennaio, all’inizio della tradizionale conferenza stampa di fine anno, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha risposto a un auspicio fatto nel discorso introduttivo da Carlo Bartoli, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti. «Ci auguriamo che occasioni di confronto come questa possano essere più frequenti», ha dichiarato Bartoli, pochi minuti prima di cedere la parola a Meloni. La presidente del Consiglio si è subito difesa da chi, secondo lei, la accusa di non rispondere «abbastanza alle domande dei giornalisti» e ha dichiarato che nel 2024 ha risposto a «350 domande» di giornalisti: «Più di una al giorno». 

Meloni ha chiarito anche perché da tempo non partecipa più alle conferenze stampa organizzate al termine delle riunioni del Consiglio dei ministri, a cui presenziano invece a turno vari ministri. «Ho fatto la scelta di non partecipare alle conferenze stampa al termine del Consiglio dei ministri. È una scelta precisa, data soprattutto dal fatto che da una parte si accusa il governo di eccessivo leaderismo, dall’altro si dice che Giorgia Meloni al governo è da sola, ma Meloni al governo non è da sola. Credo che sia giusto che i ministri che hanno lavorato sui provvedimenti siano anche i ministri che poi ne parlano», ha dichiarato la presidente del Consiglio.

L’ultima volta che la leader di Fratelli d’Italia ha presentato in conferenza stampa un testo approvato dal Consiglio dei ministri è stato più di un anno fa, il 3 novembre 2023, quando è stata annunciata la riforma dell’elezione diretta del presidente del Consiglio. Per esempio, lo scorso ottobre Meloni non ha partecipato alla conferenza stampa in cui è stato presentato il disegno di legge di Bilancio per il 2025: aveva annunciato che l’avrebbe fatto, ma così poi non è stato.

Al di là di questo chiarimento, è vero che nel corso del 2024 la presidente del Consiglio ha risposto a «350 domande» dei giornalisti e che questo numero dimostra la sua disponibilità a rapportarsi con la stampa? Numeri alla mano, vediamo che cosa non torna nella ricostruzione fatta da Meloni.

Le risposte date

Nel suo discorso introduttivo, il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti Bartoli si è augurato che fossero «più frequenti» le conferenze stampa di Meloni. Una conferenza stampa è un incontro formale, può durare anche più di un’ora ed è organizzato per rispondere in maniera più strutturata alle domande dei giornalisti rispetto ad altre modalità di interazione con i media, come i “punti stampa” o le “dichiarazioni alla stampa”, organizzate al termine di eventi istituzionali. A volte le differenze tra questi formati sono sfumate, ma in generale i punti stampa sono confronti più brevi e informali, in cui si rispondono a poche domande in pochi minuti, mentre nelle dichiarazioni alla stampa la possibilità di interazione è ancora più limitata.

In un altro articolo abbiamo spiegato che l’attuale presidente del Consiglio partecipa alle conferenze stampa di meno rispetto ai suoi predecessori. Considerando quella del 9 gennaio, da quando è a capo del governo Meloni ha partecipato a 27 conferenze stampa: in media una ogni 30 giorni, una frequenza più bassa rispetto a quella registrata dai cinque precedenti presidenti del Consiglio. La partecipazione di Meloni alle conferenze stampa si è fatta anche più rara nel tempo: nel 2023 la leader di Fratelli d’Italia è intervenuta in 16 conferenze stampa, nel 2024 a quattro. La presidente del Consiglio, invece, preferisce i punti stampa e le dichiarazioni alla stampa. Finora ne ha tenuti in media uno ogni 18 giorni, una frequenza più alta di quella tenuta dai predecessori Mario Draghi e Giuseppe Conte nel suo secondo governo.

Secondo i nostri calcoli (qui è consultabile l’elenco), nel 2024 Meloni ha risposto a 139 domande dei giornalisti durante le conferenze stampa, i punti stampa e le dichiarazioni alla stampa. La distribuzione delle risposte non è stata omogenea tra i vari incontri. Nelle dieci dichiarazioni alla stampa organizzate nel 2024, la presidente del Consiglio ha risposto alle domande (otto in totale) solo in due occasioni. Delle 56 domande risposte nelle conferenze stampa, oltre il 90 per cento è concentrato in due occasioni: 39 risposte sono state date nella conferenza stampa di fine anno tenuta l’anno scorso a inizio gennaio, e altre 12 in quella al termine del vertice del G7 organizzato in Puglia. Il punto stampa in cui Meloni ha risposto a più domande (15) è stato quello organizzato a luglio, durante la sua visita ufficiale in Cina. Nel complesso, sono stati organizzati 12 punti stampa in un anno.

Le altre interviste

È probabile che nelle «350 domande» conteggiate da Meloni rientrino anche quelle a cui la presidente del Consiglio ha risposto nelle interviste con quotidiani o settimanali, e in trasmissioni televisive.

Nel 2024 la presidente del Consiglio ha concesso un’intervista a due quotidiani: a Il Secolo d’Italia, che si autodefinisce «il quotidiano on line della destra italiana» e che in passato è stato l’organo di partito del Movimento Sociale Italiano, a cui si richiama Fratelli d’Italia; e al Corriere della Sera. Una terza intervista è stata concessa al settimanale Chi. In queste tre interviste ha risposto in totale a 57 domande.

L’anno scorso la presidente del Consiglio ha rilasciato anche 27 interviste a programmi televisivi, 14 delle quali tra il 12 maggio e il 10 giugno, nel mese precedente alle elezioni europee, dove lei era candidata.
Nel partecipare ad alcune trasmissioni, la leader di Fratelli d’Italia ha dimostrato di preferirne alcune rispetto ad altre. Meloni è stata ospite 11 volte dei programmi condotti su Rai 1 dal giornalista Bruno Vespa: Cinque minuti (sei ospitate) e Porta a Porta (cinque ospitate). La rete televisiva a cui la presidente del Consiglio ha concesso più interviste è stata Rete 4, di proprietà di Mediaset: Meloni è stata ospite tre volte di Quarta Repubblica, condotto da Nicola Porro; tre volte di Dritto e Rovescio, condotto da Del Debbio; una volta di Fuori dal coro, condotto da Mario Giordano; e una volta di 4 di Sera, condotto da Del Debbio. 
Questi giornalisti non hanno mai nascosto apprezzamenti nei confronti di Meloni o collaborano per quotidiani con posizioni vicine al centrodestra e alla destra. Per esempio, da quando è in carica l’attuale governo, Vespa ha espresso in varie occasioni apprezzamenti nei confronti dell’operato della presidente del Consiglio. Porro invece è il vicedirettore de Il Giornale, quotidiano con cui collabora Del Debbio (che a dicembre ha partecipato ad Atreju, la manifestazione organizzata a Roma da Gioventù Nazionale, sezione giovanile di Fratelli d’Italia), mentre Giordano scrive per La Verità.
Nel 2024 Meloni è stata ospite della festa dei 50 anni del quotidiano Il Giornale, intervistata dal direttore Alessandro Sallusti; della festa per gli 80 anni del quotidiano Il Tempo, intervistata dal direttore Tommaso Cerno; e ha partecipato all’evento “Giorno della Verità”, organizzato dal quotidiano La Verità, intervistata dal direttore Maurizio Belpietro. Nello stesso periodo di tempo è stata ospite solo una volta di un programma La7, ossia il telegiornale condotto da Enrico Mentana. 

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