Durante il suo primo anno alla guida del governo la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha più volte ribadito la sua contrarietà all’introduzione del salario minimo in Italia. Fino a pochi anni fa, però, la posizione della leader di Fratelli d’Italia non era così netta come può apparire oggi. «Io non sono contraria all’ipotesi di un salario minimo per le categorie che vengono escluse» dai contratti collettivi nazionali, aveva dichiarato Meloni a giugno 2019 partecipando al Festival del Lavoro. All’epoca il presidente del Consiglio era Giuseppe Conte, sostenuto da Movimento 5 Stelle e Lega, che nel loro “Contratto di governo” si erano impegnati a introdurre un salario minimo proprio «per tutte le categorie di lavoratori e settori produttivi in cui la retribuzione minima non è fissata dalla contrattazione collettiva».
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