Il 23 marzo, nel corso della replica alle domande dei deputati durante il suo intervento alla Camera in vista del Consiglio europeo del 24 e 25 marzo, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha dichiarato che il governo ha tutte le intenzioni di rispettare l’ordine del giorno, approvato il 16 marzo a Montecitorio, che impegna l’esecutivo ad aumentare le spese per la difesa fino alla quota del 2 per cento del Pil italiano, come richiesto dalla Nato.
L’ordine del giorno era stato presentato alla Camera durante la discussione sul decreto “Ucraina”, ed era stato firmato dai capigruppo di tutte le principali forze politiche in Commissione Difesa, dal Movimento 5 stelle a Fratelli d’Italia. Al momento, secondo quanto riferito a Pagella Politica dall’Ufficio stampa del Senato, la votazione di un ordine del giorno sulle spese militari anche al Senato non è ancora stata calendarizzata.
Ma la presa di posizione di Draghi a favore della richiesta di aumentare le spese per la difesa ha comunque diviso i partiti che lo sostengono: la Lega ha adottato una posizione cauta, mentre il Movimento 5 stelle è nettamente contrario. Dal canto suo, il Partito democratico è favorevole all’aumento delle spese, seppur in una prospettiva di difesa comune europea, mentre Fratelli d’Italia, dall’opposizione, è tra tutti il partito più favorevole.
L’ordine del giorno era stato presentato alla Camera durante la discussione sul decreto “Ucraina”, ed era stato firmato dai capigruppo di tutte le principali forze politiche in Commissione Difesa, dal Movimento 5 stelle a Fratelli d’Italia. Al momento, secondo quanto riferito a Pagella Politica dall’Ufficio stampa del Senato, la votazione di un ordine del giorno sulle spese militari anche al Senato non è ancora stata calendarizzata.
Ma la presa di posizione di Draghi a favore della richiesta di aumentare le spese per la difesa ha comunque diviso i partiti che lo sostengono: la Lega ha adottato una posizione cauta, mentre il Movimento 5 stelle è nettamente contrario. Dal canto suo, il Partito democratico è favorevole all’aumento delle spese, seppur in una prospettiva di difesa comune europea, mentre Fratelli d’Italia, dall’opposizione, è tra tutti il partito più favorevole.