La Lega fa confusione sulle pene più severe per chi abbandona animali

Alcuni esponenti del partito dicono che chi commette questo reato rischierà sette anni di carcere, ma le cose stanno diversamente
Pagella Politica
Nelle scorse ore vari esponenti della Lega hanno scritto sui social network che grazie al loro partito la pena per chi abbandona gli animali è stata aumentata a sette anni di carcere. «Approvato mio emendamento che prevede condanne fino a sette anni per l’abbandono di animali», ha scritto per esempio su Facebook il deputato Domenico Furgiuele. «Fino a sette anni di carcere e ritiro per patente per chi abbandona animali», ha annunciato il deputato Fabrizio Cecchetti. E così altri colleghi di partito, come Eugenio Zoffili e Davide Bergamini, e i parlamentari europei Marco Campomenosi, Isabella Tovaglieri e Rossana Conte.
In realtà le cose non stanno proprio come le stanno raccontando questi esponenti della Lega. Facciamo un po’ di chiarezza.

Le nuove pene

Mercoledì 10 gennaio la Commissione Trasporti della Camera ha approvato due emendamenti alla riforma del codice della strada presentata a settembre in Parlamento dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. I due emendamenti sono identici: uno è a prima firma della deputata di Noi Moderati Michela Vittoria Brambilla (nota per le sue numerose proposte di legge a favore degli animali), l’altro del deputato Furgiuele.
Immagine 1. L'emendamento alla riforma del codice della strada presentato dal deputato della Lega Domenico Furgiuele - Fonte: Camera dei deputati
Immagine 1. L'emendamento alla riforma del codice della strada presentato dal deputato della Lega Domenico Furgiuele - Fonte: Camera dei deputati
L’emendamento della Lega, così come quello di Noi Moderati, propone di modificare alcune parti del codice penale. Innanzitutto chiede di cambiare l’articolo 727 del codice penale, quello che stabilisce le pene per il reato di abbandono di animale. Oltre all’arresto fino a un anno e all’ammenda da mille a 10 mila euro, l’emendamento della Lega aggiunge che se l’abbandono «avviene su strada o nelle relative pertinenze, la pena è aumentata di un terzo». Se questo abbandono è commesso «mediante l’uso di veicoli», alle sanzioni viene aggiunta la sospensione della patente di guida da sei mesi a un anno. Con queste modifiche la Lega ha disposto un’aggravante di pena per chi abbandona gli animali in strada e lo fa utilizzando un veicolo. Ma allora dove sono i «sette anni» di reclusione di cui parlano i parlamentari leghisti?

La detenzione fino a sette anni non riguarda il reato di abbandono di animali, bensì quello di omicidio stradale, normato dall’articolo 589-bis del codice penale. L’emendamento della Lega prevede l’applicazione della pena per l’omicidio stradale (da due a sette anni di reclusione) non solo per chi causa la morte di una persona violando il codice della strada, ma anche «se il fatto deriva da un incidente stradale provocato da animali domestici abbandonati su strada». Detta altrimenti, nel caso in cui un incidente stradale fosse causato da un animale abbandonato, per esempio attraversando improvvisamente la strada, la pena di omicidio stradale sarebbe comminata anche a chi ha abbandonato l’animale. Lo stesso discorso vale per il reato di lesioni personali stradali gravi o gravissime, previsto dall’articolo 590-bis del codice della strada.

In questo caso le forze dell’ordine dovrebbero però prima constatare che l’omicidio stradale sia stato causato da un animale abbandonato, e successivamente rintracciarne il legittimo proprietario colpevole dell’abbandono. Non è chiaro se le disposizioni previste dagli emendamenti possano essere applicate pure nel caso di un animale abbandonato anni prima di causare l’incidente in questione. 

A dire la verità, la questione non sembra essere chiara nemmeno agli stessi parlamentari della Lega. Per esempio il senatore Manfredi Potenti ha scritto su Facebook che la norma «ha aggiunto pene severe nel caso l’abbandono sia causa di un incidente e l’animale subisca lesioni o morte». L’emendamento però parla solo di animali come cause dell’incidente, e non come potenziali vittime. Anche le fattispecie di reato che vengono modificate, l’omicidio stradale e le lesioni, riguardano solo le persone e non possono essere applicate sugli animali: l’uccisione di animali infatti è regolamentata dall’articolo 544-bis del codice penale, che però non viene modificato dall’emendamento della Lega.
Prima di entrare in vigore, il disegno di legge dovrà essere approvato dall’aula della Camera ed essere poi approvato nello stesso testo anche dal Senato.

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