Negli ultimi giorni diverse associazioni di italiani all’estero hanno criticato le nuove agevolazioni fiscali del governo per i lavoratori dipendenti e autonomi che decidono di tornare in Italia, i cosiddetti “impatriati”. Le nuove norme sono contenute in un decreto legislativo approvato in esame preliminare il 16 ottobre dal Consiglio dei ministri, in attuazione della legge delega di riforma del fisco. Il contenuto del decreto è stato riassunto in un comunicato stampa del governo e prevede per alcune categorie di lavoratori che decidono di tornare in Italia una riduzione delle tasse pari al 50 per cento per cinque anni, a partire dal 2024. Secondo il comunicato del governo, i lavoratori beneficiari di questa agevolazione sono quelli con un reddito fino a un massimo di 600 mila euro e con elevata qualificazione o specializzazione. Secondo le associazioni degli italiani all’estero queste norme rischiano di penalizzare molti lavoratori che vorrebbero tornare in Italia.
Come anticipato il provvedimento è stato approvato “in esame preliminare”, e per ottenere il via libera definitivo dovrà essere esaminato una seconda volta dal Consiglio dei ministri. E potrebbe dunque subire delle modifiche. Ma quanti sono gli italiani che espatriano ogni anno e quanti quelli che ritornano?
Come anticipato il provvedimento è stato approvato “in esame preliminare”, e per ottenere il via libera definitivo dovrà essere esaminato una seconda volta dal Consiglio dei ministri. E potrebbe dunque subire delle modifiche. Ma quanti sono gli italiani che espatriano ogni anno e quanti quelli che ritornano?