Di recente, molti politici hanno citato un rapporto di ISTAT, secondo cui nel 2024 191 mila persone hanno lasciato l’Italia per trasferirsi all’estero. L’istituto nazionale di statistica lo ha definito un vero e proprio «boom», pari a un +20,5 per cento rispetto al 2023. Oltre agli espatri, però, esiste anche un’emigrazione interna, riferita agli spostamenti tra aree e regioni del Paese. I dati di ISTAT consentono di studiare questo fenomeno dal 2001 al 2024.
In questi ventiquattro anni, la regione che ha registrato la maggiore perdita di residenti per emigrazione interna è stata la Campania (-472 mila), seguita da Sicilia (-281 mila) e Puglia (-223 mila). La Lombardia è invece la meta preferita di chi si sposta (+329 mila), davanti a Emilia-Romagna (+308 mila) e Toscana (+131 mila). Nel complesso circa 7,8 milioni di persone hanno cambiato regione di residenza. In sette regioni le partenze hanno superato gli arrivi, nelle altre tredici il saldo è stato positivo.
In questi ventiquattro anni, la regione che ha registrato la maggiore perdita di residenti per emigrazione interna è stata la Campania (-472 mila), seguita da Sicilia (-281 mila) e Puglia (-223 mila). La Lombardia è invece la meta preferita di chi si sposta (+329 mila), davanti a Emilia-Romagna (+308 mila) e Toscana (+131 mila). Nel complesso circa 7,8 milioni di persone hanno cambiato regione di residenza. In sette regioni le partenze hanno superato gli arrivi, nelle altre tredici il saldo è stato positivo.