Il 12 settembre, durante il confronto con la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, ospitato dal Corriere della Sera, il segretario del Partito democratico Enrico Letta ha detto (min. 15:45) che, in caso di vittoria del centrosinistra alle elezioni del 25 settembre, il suo partito non intende formare un governo insieme ai suoi alleati di Sinistra italiana, di Nicola Fratoianni, e di Europa Verde, guidata da Angelo Bonelli ed Eleonora Evi. «Con Fratoianni e Bonelli noi abbiamo fatto un accordo per la difesa della Costituzione, un accordo elettorale», ha detto Letta, aggiungendo: «Non faremo un governo: lo abbiamo detto fin dall’inizio».
Questa dichiarazione non è piaciuta agli alleati, tanto che poche ore dopo Bonelli ha risposto alle parole di Letta dicendo che «bisognerebbe evitare di fare certe prese di distanza», perché la lista di Europa verde e Sinistra italiana non è «qualcosa di cui vergognarsi».
Oltre alla recente dichiarazone di Letta, la coalizione di centrosinistra, che comprende anche Più Europa e Impegno civico, è divisa su altri argomenti, dalla guerra in Ucraina all’opinione sul governo Draghi.
Questa dichiarazione non è piaciuta agli alleati, tanto che poche ore dopo Bonelli ha risposto alle parole di Letta dicendo che «bisognerebbe evitare di fare certe prese di distanza», perché la lista di Europa verde e Sinistra italiana non è «qualcosa di cui vergognarsi».
Oltre alla recente dichiarazone di Letta, la coalizione di centrosinistra, che comprende anche Più Europa e Impegno civico, è divisa su altri argomenti, dalla guerra in Ucraina all’opinione sul governo Draghi.