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Sì, Fratoianni ha votato contro l’adesione di Svezia e Finlandia alla Nato

| 03 agosto 2022
La dichiarazione
«[il 2 agosto] Nicola Fratoianni votava contro l’adesione di Svezia e Finlandia alla Nato»
Fonte: Enews | 3 agosto 2022
ANSA/ANGELO CARCONI
ANSA/ANGELO CARCONI
Verdetto sintetico
Il leader di Italia viva ha ragione
In breve
  • Il 2 agosto la Camera ha approvato la ratifica dei protocolli per l'adesione di Finlandia e Svezia alla Nato e, tra coloro che hanno votato contro, c’è anche il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. TWEET
  • Fratoianni aveva espresso una posizione critica sull’adesione dei due Paesi scandinavi all’alleanza militare già alcuni mesi fa. TWEET
Il 3 agosto il leader di Italia viva (Iv) Matteo Renzi ha commentato in una Enews, una sorta di newsletter quotidiana pubblicata sul suo sito, il nuovo accordo elettorale tra il segretario del Partito democratico, Enrico Letta, e il segretario di Azione, Carlo Calenda, in vista delle elezioni del 25 settembre. Tra le altre cose, Renzi ha scritto che il 2 agosto, mentre Letta e Calenda presentavano il loro accordo alla stampa, il leader di Sinistra italiana Nicola Fratoianni – con cui il Pd sta discutendo in questi giorni per una possibile alleanza elettorale – «votava contro l’ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato». Il voto contrario di Fratoianni è stato messo in evidenza anche da altri esponenti politici, come il deputato di Iv Luciano Nobili e l’europarlamentare della Lega Susanna Ceccardi

Abbiamo verificato, ed è vero che Fratoianni ha votato contro l’adesione dei due Paesi scandinavi alla Nato. 

L’adesione di Svezia e Finlandia nella Nato

Il 2 agosto la Camera dei deputati ha approvato con 398 favorevoli, 20 contrari e 9 astenuti la ratifica dei protocolli per l’adesione della Finlandia e della Svezia alla Nato, l’alleanza militare che unisce 30 Paesi, tra cui anche l’Italia. 

I due Paesi scandinavi avevano annunciato la loro volontà di aderire alla Nato a fine maggio, per proteggersi da un eventuale attacco da parte della vicina Russia, in seguito alla guerra scatenata da quest’ultima contro l’Ucraina. Come previsto dalle regole della Nato, l’adesione di un Paese all’alleanza militare deve essere approvata da ciascuno dei Paesi membri e, nel caso dell’Italia, deve ottenere il via libera sia della Camera, sia del Senato. Dopo l’approvazione dell’assemblea di Montecitorio, il testo della ratifica passa ora all’esame del Senato per l’approvazione definitiva. 

Il voto a Montecitorio

In base ai risultati della votazione elettronica alla Camera, e come riportato correttamente da Renzi, tra i 20 deputati che hanno votato [1] contro l’adesione di Svezia e Finlandia alla Nato c’è anche il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. 

Oltre a Fratoianni, gli altri 19 deputati contrari sono tutti ex esponenti del Movimento 5 stelle, che ora fanno parte del Gruppo Misto. In particolare, 11 fanno parte della componente di Alternativa, tre fanno parte della componente Manifesta, Potere al popolo e Partito della rifondazione comunista, una fa parte della componente di Europa verde e quattro sono non iscritti. Tra questi ultimi c’è anche la deputata Sara Cunial, nota per le sue posizioni no-vax.

La posizione di Fratoianni

Per quanto riguarda Fratoianni, già alcuni mesi fa il segretario di Sinistra italiana era stato critico nei confronti di una possibile adesione di Svezia e Finlandia alla Nato. Il 18 maggio, per esempio, ospite della trasmissione Controcorrente su Rete4, Fratoianni aveva detto (min. 14:30): «Oggi dentro a questa crisi, ci prepariamo a un’ulteriore espansione [della Nato] senza nessuna discussione sulla natura di questa alleanza militare, sull’assenza di un progetto di integrazione militare europeo, che dovrebbe disegnare anche sul piano militare della sua difesa una prospettiva di autonomia». In particolare, il segretario di Si ha contestato la posizione del presidente della Turchia Recep Tayyip Erdoğan, che «dice no all’ingresso di Finlandia e Svezia, provando a contrattare il suo sì con l’estradizione di cittadini curdi, un popolo massacrato quotidianamente dalla Turchia». 

Al di là della valutazione di Fratoianni, a maggio Erdoğan si era opposto all’entrata nella Nato di Svezia e Finlandia chiedendo ai due Paesi di interrompere il presunto sostegno – sul territorio svedese e finlandese – ai curdi del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (Pkk) e a quelli dell’Unità di protezione popolare (Ypg), che Erdoğan considera organizzazioni terroristiche.

Dopo un mese di trattative, il 28 giugno, Erdoğan ha dato il via libera all’ingresso di Svezia e Finlandia grazie alla firma di un accordo che prevede, tra le altre cose, ​​l’impegno dei due Paesi a non sostenere più le organizzazioni curde. Anche in questa occasione, Fratoianni aveva assunto una posizione molto critica: «In un attimo abbiamo svenduto ad Erdoğan i nostri valori fondanti di libertà e democrazia, in cambio dell’entrata di Svezia e Finlandia nella Nato. Ora lo spietato dittatore turco può proseguire indisturbato la sua repressione, i suoi massacri, sulla pelle del popolo curdo», aveva dichiarato il segretario di Si lo scorso giugno. 

Il 3 agosto, intervistato da La Stampa, Fratoianni ha confermato di aver votato contro l’adesione di Svezia e Finlandia perché «l’accordo si è consumato sulla pelle del popolo curdo».

Il verdetto

Secondo Matteo Renzi, alla Camera il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni ha votato «contro l’adesione di Svezia e Finlandia alla Nato». 

Abbiamo verificato ed è vero: il 2 agosto, Fratoianni è stato uno dei venti deputati che hanno votato contro l’ingresso dei due Paesi scandinavi nell’alleanza militare. Il segretario di Si aveva comunque espresso una posizione critica sull’adesione di Svezia e Finlandia già alcuni mesi fa. 

[1] La votazione a cui fare riferimento è la numero 14

 

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