Quali partiti vogliono Svezia e Finlandia nella Nato, e quali no

Dal Pd alla Lega, passando per il Movimento 5 stelle: ecco le posizioni degli schieramenti sull’ingresso dei due Paesi nell’alleanza militare
EPA/STEPHANIE LECOCQ
EPA/STEPHANIE LECOCQ
Dopo una serie di annunci, il 15 maggio il presidente della Repubblica finlandese Sauli Niinisto ha ufficializzato la volontà della Finlandia di entrare nella Nato, l’alleanza militare che unisce 30 Paesi al mondo tra cui anche l’Italia, per proteggersi da un eventuale attacco da parte della Russia. Oltre alla Finlandia, anche la Svezia ha espresso la stessa intenzione e presenterà la richiesta ufficiale entro pochi giorni. La domanda di adesione alla Nato dei due Paesi scandinavi dovrà essere approvata da ciascuno dei Paesi membri e, nel caso dell’Italia, dovrà ottenere il via libera sia della Camera sia del Senato. 

La scelta di Finlandia e Svezia ha sin da subito diviso i partiti italiani. Nel centrosinistra, il Partito democratico e Italia viva sono tra i più favorevoli, mentre nel Movimento 5 stelle non mancano i dubbi. Nel centrodestra, invece, la Lega ha espresso parere contrario, Forza Italia è sostanzialmente favorevole mentre Fratelli d’Italia non si è ancora particolarmente sbilanciata sulla questione.

Il fronte dei favorevoli

Tra i partiti del centrosinistra, il Partito democratico è tra i più favorevoli all’entrata della Svezia e della Finlandia nella Nato. 

La Finlandia «ha fatto una scelta rispetto alla quale tre mesi fa era contrario a farla, e hanno deciso di farla, di raggiungere l’alleanza atlantica, perché hanno paura. Putin con questa scelta scellerata ha messo paura agli europei, ai finlandesi e a tutti», ha detto il segretario del Pd Enrico Letta in un’intervista alla trasmissione Piazzapulita, su La7, il 12 maggio. «La richiesta della Finlandia di aderire alla Nato è una decisione storica. Se con il conflitto in Ucraina Putin voleva dividere l’Europa e indebolire l’Alleanza atlantica, ha già fallito», ha scritto invece sul suo profilo Facebook Pina Picerno, già deputata del Pd, oggi vicepresidente del Parlamento europeo. 

Nel cosiddetto “campo largo” del centrosinistra, anche Italia viva, il partito di Matteo Renzi, condivide sostanzialmente la posizione del Pd. «Dopo decenni di neutralità la Finlandia annuncia oggi la sua richiesta di adesione alla Nato. Come darle torto?», ha scritto il 12 maggio, sul suo profilo Facebook, il presidente nazionale di Iv e vicepresidente della Camera Ettore Rosato, citando le parole con cui la prima ministra finlandese Sanna Marin aveva annunciato, per la prima volta, l’intenzione del suo Paese di entrare nella Nato.  

I dubbi nel Movimento 5 stelle

Tra i partiti del centrosinistra allargato, il M5s è quello con le posizioni più variegate rispetto a un’eventuale entrata della Finlandia e della Svezia nella Nato. 

Il 13 maggio, intervistato dalla stampa estera, il presidente del partito Giuseppe Conte si è detto sostanzialmente favorevole, seppur con alcune precisazioni. «Credo che sia comprensibile e giustificato che la Finlandia di fronte a uno scenario imprevisto come questo voglia sentirsi rassicurata dall’adesione alla Nato», ha detto (min. 19:11) l’ex presidente del Consiglio. «È chiaro che può sicuramente avere degli effetti e delle implicazioni, ma non mi sento affatto di offrire una risposta negativa di fronte a un interesse così vitale espresso dalla Finlandia, quindi la sua richiesta va compresa e processata in senso positivo», ha aggiunto. 

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha espresso invece una posizione nettamente favorevole. «Chi siamo per dire di no a dei Paesi che hanno già tutti gli standard? Mi aspetto nella prossima settimana un’accelerazione in questo processo di allargamento a Svezia e Finlandia che rappresenterà un rafforzamento di tutta la nostra alleanza difensiva», ha dichiarato Di Maio il 15 maggio, ospite di Mezz’ora in più su Rai3. 

Al di là delle posizioni di Conte e Di Maio, nel M5s non mancano però i dubbi. Il 13 maggio, ospite de L’Aria che tira su La7, l’europarlamentare del M5s Dino Giarrusso non si era sbilanciato sull’ipotesi che Finlandia e Svezia entrino nella Nato. «È una domanda per rispondere alla quale bisognerà fare un dibattito interno importante», aveva detto (min. 0:54) Giarrusso. «Vorrei discutere e studiare, perché è un tema di non facile soluzione. Io non ho una risposta secca», aveva aggiunto il parlamentare europeo. 

Il no della Lega e il silenzio di Fratelli d’Italia

Sul fronte opposto, quello del centrodestra, Lega e Forza Italia hanno assunto posizioni differenti su un possibile allargamento della Nato a Svezia e Finlandia. 

Il 14 maggio, a margine del primo appuntamento a Roma di “È l’Italia che vogliamo”, il nuovo tour programmatico della Lega, il segretario del partito Matteo Salvini si è detto contrario a un’entrata di Finlandia e Svezia nella Nato, almeno per il momento. «Io ragiono in termini di pace, quello che avvicina va fatto subito, quello che allontana la pace va messo in lista d’attesa. In questo momento sto lavorando sull’oggi e l’oggi non è l’adesione di Finlandia e Svezia alla Nato», ha dichiarato Salvini. 

Dal canto suo, il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi non si è ancora espresso sulla questione. Ma il 13 maggio, sul suo profilo Facebook, il sottosegretario alla Difesa e deputato di Fi Giorgio Mulé ha scritto: «I destini dell’umanità non possono e non devono essere decisi dalla Russia: non può esserci una sorta di potere di veto per l’ingresso dell’Ucraina nell’Ue o della Finlandia nella Nato». 

A differenza di Lega e Fi, Fratelli d’Italia non ha per ora espresso una posizione ufficiale su un eventuale allargamento della Nato alla Finlandia e alla Svezia.

 

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