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No, Fratoianni non ha votato «55 volte» la sfiducia a Draghi

| 09 agosto 2022
La dichiarazione
«Fratoianni ha votato 55 volte la sfiducia [al governo Draghi]»
Fonte: Il Messaggero | 9 agosto 2022
ANSA
ANSA
Verdetto sintetico
Il leader di Italia viva esagera.
In breve
  • Il segretario di Sinistra italiana è stato all’opposizione nel governo Draghi, ma essendo un deputato ha potuto partecipare solo alle 27 votazioni di fiducia alla Camera. TWEET
  • In queste 27 votazioni, otto volte è risultato assente, mentre nelle restanti 19 ha votato contro la fiducia. TWEET
Il 9 agosto, in un’intervista con Il Messaggero, il leader di Italia viva Matteo Renzi ha espresso la sua contrarietà alla scelta del segretario del Partito democratico Enrico Letta di stringere un’alleanza elettorale con Sinistra italiana ed Europa verde. Tra le altre cose, Renzi ha accusato il segretario di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, di aver «votato 55 volte la sfiducia» al governo Draghi. L’ex presidente del Consiglio aveva lanciato contro Fratoianni la stessa accusa l’8 agosto, durante un’intervista a Zona Bianca su Rete4. Nei giorni precedenti, anche il leader di Azione Carlo Calenda aveva sostenuto che Fratoianni aveva votato 55 volte contro il governo Draghi in Parlamento.

Ma le cose stanno davvero così? Abbiamo verificato: nonostante il segretario di Sinistra italiana sia stato sempre all’opposizione del governo Draghi, le occasioni in cui Fratoianni ha votato contro l’esecutivo sono state meno rispetto a quelle citate da Renzi: 19, e non 55.

Il record di fiducie

Dal 13 febbraio 2021, giorno del suo insediamento, al 14 luglio 2022, giorno del voto in Senato sul “decreto Aiuti” che ha aperto la crisi di governo, l’esecutivo guidato da Mario Draghi ha posto la cosiddetta “questione di fiducia” 55 volte in Parlamento (qui i dati della Camera, qui quelli del Senato). Il voto con la questione di fiducia viene posto da un governo su un provvedimento, come la conversione in legge di un decreto-legge o un disegno di legge, la cui approvazione è ritenuta fondamentale. Con la questione di fiducia, i tempi dell’esame del testo da parte del Parlamento si riducono, perché cade la possibilità per le aule di votare modifiche al testo. In questo modo, però, il governo rischia di perdere la fiducia di una delle due aule, nel caso in cui non avesse la maggioranza dei voti.

Secondo le elaborazioni di Pagella Politica, in oltre 500 giorni alla guida del Paese, il governo Draghi ha posto la questione di fiducia una volta ogni 9,4 giorni circa, un record nelle ultime tre legislature, davanti a Monti (10,4), Conte II (13,5), Renzi (15), Gentiloni (16,3) Berlusconi IV (27), Letta (30) e Conte I (30,7).

I voti di Fratoianni

In questi giorni, il segretario di Sinistra italiana è stato spesso definito come colui che ha votato 55 volte contro la fiducia a Draghi, ma il dato non è corretto.

Innanzitutto, le 55 questioni di fiducia sono state poste su votazioni effettuate alla Camera e al Senato. Ma Fratoianni è un deputato, quindi al massimo ha potuto partecipare a 27 votazioni di fiducia, ovvero solo quelle presentate alla Camera dal governo Draghi, inclusa la mozione di fiducia del 18 febbraio 2021 che sanciva l’inizio dell’attuale governo.

In secondo luogo, Fratoianni non è stato presente a tutte le votazioni su cui è stata posta la fiducia alla Camera. Su 27 votazioni infatti, il segretario di Sinistra italiana è risultato assente otto volte (come per esempio il 1° dicembre) e ha votato contro la fiducia a Draghi per le restanti 19 volte (come ha fatto per questa votazione o quest’altra).

Il verdetto

Secondo Matteo Renzi, il segretario di Sinistra italiana Nicola Fratoianni ha votato «55 volte» contro la fiducia al governo Draghi. Questo numero è esagerato. 

Il governo ha posto la questione di fiducia 55 volte, di cui 27 alla Camera, dove Fratoianni siede come deputato. In queste 27, il segretario di Sinistra italiana ha votato contro la fiducia al governo 19 volte, mentre nelle restanti otto era assente.

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