Il 23 marzo il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, quello delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e quello della Salute Orazio Schillaci hanno firmato quattro decreti interministeriali per l’etichettatura dei prodotti che contengono la polvere di alcuni insetti o insetti essiccati. Secondo un comunicato stampa del Ministero dell’Agricoltura, i provvedimenti contengono specifiche indicazioni da riportare in etichetta per tutti i prodotti a base di Acheta domesticus (in italiano “grillo domestico”), larva di Tenebrio molitor (in italiano “larva gialla della farina”), larva di Alphitobius diaperinus (in italiano “verme della farina minore”) e Locusta migratoria (la denominazione scientifica della locusta).
Il 27 marzo il ministro Lollobrigida ha spiegato su Twitter che i provvedimenti introducono un’etichetta specifica sui prodotti che contengono tracce di questi insetti. Questa etichetta conterrà il tipo di insetto utilizzato, la quantità, il Paese di origine e le eventuali reazioni allergiche. Per Lollobrigida, «grazie ai nuovi decreti, i cittadini sapranno quali prodotti contengono insetti e potranno scegliere se consumarli e a quali eventuali rischi incorrono».
I decreti del governo sono la risposta al nuovo regolamento europeo, approvato lo scorso 5 gennaio, con cui la Commissione europea ha autorizzato la vendita nell’Unione europea del verme della farina minore. Quest’ultimo è il quarto insetto la cui vendita è stata autorizzata dalle autorità europee. Due giorni prima, il 3 gennaio, la Commissione Ue aveva autorizzato la vendita nell’Ue della polvere del grillo domestico. A giugno 2021 la Commissione Ue aveva invece dato il via libera alla vendita della larva gialla della farina essiccata e cinque mesi più tardi, a novembre, della locusta migratoria congelata, essiccata e in polvere.
Ma queste nuove regole sono davvero utili per i consumatori? E garantiranno una trasparenza maggiore rispetto alle leggi già in vigore? Abbiamo fatto un po’ di chiarezza.
Il 27 marzo il ministro Lollobrigida ha spiegato su Twitter che i provvedimenti introducono un’etichetta specifica sui prodotti che contengono tracce di questi insetti. Questa etichetta conterrà il tipo di insetto utilizzato, la quantità, il Paese di origine e le eventuali reazioni allergiche. Per Lollobrigida, «grazie ai nuovi decreti, i cittadini sapranno quali prodotti contengono insetti e potranno scegliere se consumarli e a quali eventuali rischi incorrono».
I decreti del governo sono la risposta al nuovo regolamento europeo, approvato lo scorso 5 gennaio, con cui la Commissione europea ha autorizzato la vendita nell’Unione europea del verme della farina minore. Quest’ultimo è il quarto insetto la cui vendita è stata autorizzata dalle autorità europee. Due giorni prima, il 3 gennaio, la Commissione Ue aveva autorizzato la vendita nell’Ue della polvere del grillo domestico. A giugno 2021 la Commissione Ue aveva invece dato il via libera alla vendita della larva gialla della farina essiccata e cinque mesi più tardi, a novembre, della locusta migratoria congelata, essiccata e in polvere.
Ma queste nuove regole sono davvero utili per i consumatori? E garantiranno una trasparenza maggiore rispetto alle leggi già in vigore? Abbiamo fatto un po’ di chiarezza.