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Da mesi alcuni politici rilanciano un numero falso per sostenere che il settore agroalimentare in Italia ha un peso sull’economia di 580 miliardi di euro. Se questa cifra fosse corretta, allora il settore agroalimentare corrisponderebbe a oltre il 30 per cento del Prodotto interno lordo (Pil) del Paese, ossia a quasi un terzo della ricchezza prodotta dall’Italia, che nel 2022 è stata pari a oltre 1.900 miliardi di euro. Le cose però non stanno così.
Questa stima è tornata a circolare nelle ultime ore dopo che la Camera dei deputati ha approvato definitivamente il disegno di legge che introduce il divieto di produrre e commerciare la cosiddetta “carne coltivata”, ottenuta a partire dalle cellule staminali di un animale e non dalla sua macellazione. Vari esponenti dei partiti che sostengono il governo Meloni hanno festeggiato l’approvazione del testo, dicendo che in questo modo è stato tutelato il settore agroalimentare, con il suo valore di 580 miliardi di euro. Fratelli d’Italia aveva già rilanciato questo numero sui social network la scorsa primavera, quando il governo aveva approvato il disegno di legge sulla “carne coltivata”, poi trasmesso al Parlamento per il suo esame.
Da mesi alcuni politici rilanciano un numero falso per sostenere che il settore agroalimentare in Italia ha un peso sull’economia di 580 miliardi di euro. Se questa cifra fosse corretta, allora il settore agroalimentare corrisponderebbe a oltre il 30 per cento del Prodotto interno lordo (Pil) del Paese, ossia a quasi un terzo della ricchezza prodotta dall’Italia, che nel 2022 è stata pari a oltre 1.900 miliardi di euro. Le cose però non stanno così.
Questa stima è tornata a circolare nelle ultime ore dopo che la Camera dei deputati ha approvato definitivamente il disegno di legge che introduce il divieto di produrre e commerciare la cosiddetta “carne coltivata”, ottenuta a partire dalle cellule staminali di un animale e non dalla sua macellazione. Vari esponenti dei partiti che sostengono il governo Meloni hanno festeggiato l’approvazione del testo, dicendo che in questo modo è stato tutelato il settore agroalimentare, con il suo valore di 580 miliardi di euro. Fratelli d’Italia aveva già rilanciato questo numero sui social network la scorsa primavera, quando il governo aveva approvato il disegno di legge sulla “carne coltivata”, poi trasmesso al Parlamento per il suo esame.