Il 13 giugno, ospite dell’evento “La Repubblica delle idee”, organizzato a Bologna da la Repubblica, la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein è tornata a commentare (min. 23:40) la recente tornata delle elezioni comunali e i referendum su cittadinanza e lavoro, che non hanno raggiunto il quorum.
Secondo Schlein, ora la «priorità» del Partito Democratico devono essere le elezioni regionali che si terranno nei prossimi mesi in Campania, Veneto, Toscana, Puglia e Marche. «Noi dobbiamo lavorare per costruire l’alternativa a queste destre e vincere. Perché è vero che il fatto che il referendum andasse così ha tolto anche un po’ spazio a un dato secondo me significativo, e cioè che quando le forze progressiste si uniscono insieme, attorno a una candidatura credibile e a un programma condiviso, che faccia sentire tutti a casa, noi vinciamo le elezioni», ha detto Schlein. «L’abbiamo fatto a Genova, l’abbiamo fatto ad Assisi, l’abbiamo fatto qui vicino a Ravenna, e l’abbiamo fatto anche qualche giorno fa a Taranto».
In realtà, non è vero che i candidati sindaco supportati dal “campo largo” – il nome con cui è indicata l’alleanza tra i partiti all’opposizione del governo Meloni – hanno vinto ovunque nelle ultime elezioni comunali. Ne sono un esempio proprio Taranto, citata da Schlein, e altre due città.
Secondo Schlein, ora la «priorità» del Partito Democratico devono essere le elezioni regionali che si terranno nei prossimi mesi in Campania, Veneto, Toscana, Puglia e Marche. «Noi dobbiamo lavorare per costruire l’alternativa a queste destre e vincere. Perché è vero che il fatto che il referendum andasse così ha tolto anche un po’ spazio a un dato secondo me significativo, e cioè che quando le forze progressiste si uniscono insieme, attorno a una candidatura credibile e a un programma condiviso, che faccia sentire tutti a casa, noi vinciamo le elezioni», ha detto Schlein. «L’abbiamo fatto a Genova, l’abbiamo fatto ad Assisi, l’abbiamo fatto qui vicino a Ravenna, e l’abbiamo fatto anche qualche giorno fa a Taranto».
In realtà, non è vero che i candidati sindaco supportati dal “campo largo” – il nome con cui è indicata l’alleanza tra i partiti all’opposizione del governo Meloni – hanno vinto ovunque nelle ultime elezioni comunali. Ne sono un esempio proprio Taranto, citata da Schlein, e altre due città.