L’8 e 9 giugno, oltre che per i referendum su cittadinanza e lavoro, si è votato in 12 comuni italiani con oltre 15 mila abitanti per il ballottaggio alle elezioni comunali. Qui, al primo turno del 25 e 26 maggio, nessun candidato sindaco era riuscito a prendere più del 50 per cento dei voti. Le sfide più attese ai ballottaggi erano quelle in due capoluoghi di provincia e sono finite in parità.
A Matera, in Basilicata, il candidato di centrodestra Antonio Nicoletti ha vinto le elezioni con il 51,3 per cento, superando il 48,7 per cento di Roberto Cifarelli, candidato di centrosinistra. Al primo turno Cifarelli aveva raccolto sette punti in più rispetto a Nicoletti, senza però superare il 50 per cento, mentre il candidato del Movimento 5 Stelle Domenico Bennardi – sindaco uscente – era arrivato terzo (8,3 per cento), rimanendo escluso dal ballottaggio. Sempre al primo turno, però, le liste che appoggiavano Cifarelli avevano raccolto oltre il 55 per cento dei consensi, eleggendo 18 consiglieri comunali, ma i voti al solo candidato sindaco erano stati molti meno. Dunque, i partiti che hanno appoggiato Cifarelli avranno la maggioranza dei seggi in consiglio comunale, ma il sindaco e la giunta saranno di centrodestra. Nel gergo politico questa situazione è chiamata “anatra zoppa” e potrebbe portare a nuove elezioni nei prossimi mesi.
A Taranto, in Puglia, ha vinto invece il candidato di centrosinistra Pietro Bitetti, con il 54,7 per cento dei consensi, mentre il candidato di centrodestra Checco Tacente si è fermato al 45,3 per cento. Rispetto al primo turno Bitetti ha guadagnato 17 punti, Tacente 19. Due settimane fa, il Movimento 5 Stelle aveva sostenuto Annagrazia Angolano, che si è fermata al 10,9 per cento, mentre il terzo candidato era stato Luca Lazzaro (19,4 per cento), che era sostenuto da Fratelli d’Italia e Forza Italia. I due partiti di centrodestra hanno poi deciso di sostenere Tacente al secondo turno, ma non è stato sufficiente per vincere.
A Matera, in Basilicata, il candidato di centrodestra Antonio Nicoletti ha vinto le elezioni con il 51,3 per cento, superando il 48,7 per cento di Roberto Cifarelli, candidato di centrosinistra. Al primo turno Cifarelli aveva raccolto sette punti in più rispetto a Nicoletti, senza però superare il 50 per cento, mentre il candidato del Movimento 5 Stelle Domenico Bennardi – sindaco uscente – era arrivato terzo (8,3 per cento), rimanendo escluso dal ballottaggio. Sempre al primo turno, però, le liste che appoggiavano Cifarelli avevano raccolto oltre il 55 per cento dei consensi, eleggendo 18 consiglieri comunali, ma i voti al solo candidato sindaco erano stati molti meno. Dunque, i partiti che hanno appoggiato Cifarelli avranno la maggioranza dei seggi in consiglio comunale, ma il sindaco e la giunta saranno di centrodestra. Nel gergo politico questa situazione è chiamata “anatra zoppa” e potrebbe portare a nuove elezioni nei prossimi mesi.
A Taranto, in Puglia, ha vinto invece il candidato di centrosinistra Pietro Bitetti, con il 54,7 per cento dei consensi, mentre il candidato di centrodestra Checco Tacente si è fermato al 45,3 per cento. Rispetto al primo turno Bitetti ha guadagnato 17 punti, Tacente 19. Due settimane fa, il Movimento 5 Stelle aveva sostenuto Annagrazia Angolano, che si è fermata al 10,9 per cento, mentre il terzo candidato era stato Luca Lazzaro (19,4 per cento), che era sostenuto da Fratelli d’Italia e Forza Italia. I due partiti di centrodestra hanno poi deciso di sostenere Tacente al secondo turno, ma non è stato sufficiente per vincere.