Tutti i risultati delle elezioni comunali

Al primo turno sono andati meglio i candidati di centrosinistra, che hanno vinto a Genova e a Ravenna
ANSA
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Domenica 25 e lunedì 26 maggio si sono tenute le elezioni comunali in oltre 120 comuni italiani, dove vivono circa 2 milioni di elettori. Dei comuni al voto, 32 comuni hanno oltre 15 mila abitanti, e tra questi ci sono un capoluogo di regione (Genova) e tre capoluoghi di provincia (Ravenna, Taranto e Matera).

In queste quattro città principali al voto, due sono andate alla coalizione di centrosinistra al primo turno, mentre nelle altre due si andrà al ballottaggio.

A Genova e Ravenna ha vinto il centrosinistra

A Genova, in Liguria, ha vinto la candidata del centrosinistra Silvia Salis contro il candidato del centrodestra Pietro Piciocchi. Salis era sostenuta da Partito Democratico, Alleanza Verdi-Sinistra, Movimento 5 Stelle e da liste civiche con candidati di Italia Viva e Azione. Ha ottenuto il 51,5 per cento dei consensi, mentre Piciocchi si è fermato al 44,2 per cento. Con questa vittoria Genova diventa il comune con più abitanti a essere guidato da una sindaca: fino a oggi questo primato spettava a Firenze, governata da Sara Funaro (centrosinistra). 

Salis, che non ha precedenti esperienze politiche, ha preso la guida di Genova dopo otto anni di governo di centrodestra di Marco Bucci, che lo scorso anno è stato eletto presidente della Regione Liguria ed è stato sostituito a Genova dal suo vicesindaco Piciocchi.

A Ravenna, in Emilia Romagna, Alessandro Barattoni è stato eletto sindaco al primo turno con il 58,2 per cento dei consensi. Segretario del Partito democratico locale dal 2017, Barattoni era sostenuto dai partiti di centrosinistra e dal Movimento 5 Stelle, e da liste civiche che riunivano esponenti di Azione e Italia Viva. Ha staccato di circa 30 punti percentuali il candidato di Fratelli d’Italia e Forza Italia Nicola Grandi, che si è fermato al 25,1 per cento. Il candidato della Lega Alvaro Ancisi è arrivato terzo con il 6,5 per cento.

Le elezioni a Ravenna sono state convocate perché l’ex sindaco della città, Michele de Pascale, è stato eletto presidente dell’Emilia-Romagna lo scorso anno.

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A Matera e Taranto si va al ballottaggio

A Taranto, in Puglia, non è bastato il primo turno per eleggere il nuovo sindaco, dato che nessun candidato ha raggiunto il 50 per cento dei voti. L’8 e 9 giugno – in concomitanza con i referendum su cittadinanza e lavoro – si terrà il ballottaggio tra Pietro Bitetti, candidato del centrosinistra, e Francesco Tacente, candidato civico sostenuto dalla Lega. Il primo, sostenuto tra gli altri dal Partito Democratico e da Alleanza Verdi-Sinistra, ha ottenuto il 37,4 per cento dei voti, il secondo il 26,1 per cento. L’altro candidato di centrodestra, Luca Lazzaro, appoggiato da Fratelli d’Italia e Lega, si è fermato al 19,4 per cento, mentre la candidata del Movimento 5 Stelle Annagrazia Angolano è arrivata quarta (10,9 per cento). 

A Taranto si è tornati a votare dopo che lo scorso febbraio il consiglio comunale ha sfiduciato il sindaco Rinaldo Melucci, eletto nel 2022 con i voti dei partiti di centrosinistra e del Movimento 5 Stelle. 

Anche a Matera, in Basilicata, si terrà il ballottaggio tra Roberto Cifarelli (centrosinistra) e Antonio Nicoletti (centrodestra), che hanno preso rispettivamente il 43,5 per cento e il 37 per cento dei voti. Il candidato del Movimento 5 Stelle Domenico Bennardi è arrivato terzo, con l’8,3 per cento. 

Bennardi era il sindaco uscente di Matera. Era stato eletto nel 2020 alla guida della città, con il sostegno del Movimento 5 Stelle, di Europa Verde e di Volt, e non del Partito Democratico. A ottobre 2024 aveva deciso di dimettersi a causa delle divergenze tra i partiti che lo sostenevano.

Com’è andata negli altri comuni

Nel complesso, su 32 comuni al voto con più di 15 mila abitanti, in nove ha vinto al primo turno la coalizione di centrosinistra, formata da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi-Sinistra (e in alcuni casi da Azione e Italia Viva), strappando quattro comuni al centrodestra.

In altri sei comuni hanno vinto al primo turno candidati civici (strappando un comune al centrosinistra), e in altri quattro hanno vinto candidati di centrodestra (vincendone uno che era del centrosinistra e uno di un candidato civico). Nei restanti 13 comuni si andrà al secondo turno, ossia al ballottaggio tra i due candidati più votati al primo turno.
Tra gli altri comuni con almeno 30 mila abitanti, a Giugliano in Campania (comune in provincia di Napoli con oltre 120 mila abitanti) ha vinto Diego Nicola d’Alterio di centrosinistra con il 51,1 per cento, che ha superato il candidato di centrodestra Giovanni Pianese, fermatosi al 44,6 per cento. A Cernusco sul Naviglio (Milano) si andrà al ballottaggio tra la candidata di centrosinistra Paola Lorenza Colombo (37 per cento dei voti) e il candidato di centrodestra Claudio Mereghetti (36 per cento). Stessa cosa a Saronno (Varese), dove il centrosinistra sarà rappresentato da Ilaria Maria Pagani (27,6 per cento) e il centrodestra da Rienzo Azzi (43,3 per cento). A Desio (Monza e Brianza) ha vinto Carlo Moscatelli di centrosinistra, con poco più del 50,6 per cento dei voti. 

A Osimo (Ancona) ha vinto il centrosinistra, con il Movimento 5 Stelle, dove Michela Glorio è stata eletta con il 57,4 per cento dei consensi. Fonte Nuova (Roma) ha eletto sindaco Umberto Falcioni di centrodestra, con il 79 per cento. A Lamezia Terme (Catanzaro) ci sarà il ballottaggio tra Mario Murone di centrodestra, che ha ottenuto il 44 per cento dei voti, e Doris Lo Moro, che ha ottenuto il 32 per cento con l’appoggio del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle. 

A Massafra (Taranto) ci sarà il ballottaggio tra Giancarla Zaccaro, candidata civica che ha ottenuto il 46,3 per cento, e il candidato del centrodestra Emanuele Fisicaro con il 30,9 per cento, mentre Rende (Cosenza) ha eletto al primo turno Sandro Principe, candidato civico sostenuto da liste di sinistra, ma non dal Partito Democratico e dal Movimento 5 Stelle.

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