Tra gli esponenti politici che sostengono la maggioranza di governo sembrano esserci convinzioni molto diverse, e non di rado contraddittorie, su un tema cruciale del dibattito pubblico come il cambiamento climatico. Nelle ultime settimane l’Italia è stata investita da un rialzo significativo delle temperature, che tra le altre cose ha causato gravi incendi al Sud. Nella notte tra lunedì 24 e martedì 25 luglio violenti nubifragi hanno invece colpito varie regioni del Nord, in particolare la Lombardia e il Veneto, causando anche alcuni morti.
Su questi eventi si è espressa, naturalmente, anche Giorgia Meloni. Il 25 luglio, ospite di Non Stop News su Rtl 102.5, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha parlato di una «situazione complessa» e di «una realtà climatica imprevedibile», con «fenomeni totalmente diversi tra loro», dichiarando che è necessaria «una messa in sicurezza del territorio». La presidente del Consiglio non ha comunque parlato in modo esplicito di problemi legati al cambiamento climatico.
Con più decisione, il ministro del suo governo Nello Musumeci (Fratelli d’Italia) sembra avere pochi dubbi sulla realtà e urgenza del problema del cambiamento climatico, come testimoniano diverse dichiarazioni di questi giorni. «Dobbiamo fare i conti con lo sconvolgimento del clima e quindi con una nuova condizione che ci imporrà un approccio culturale e pratico assai diverso», ha dichiarato in un’intervista a Sky TG24 il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, che ha detto di essere pronto a concedere lo stato di emergenza per la situazione meteorologica alle regioni che ne hanno fatto richiesta. «Dobbiamo stare in allerta, non siamo preoccupati, ma occupati, come sta avvenendo in questi giorni 24 ore su 24. Nel Sud ci si aspetta una diminuzione del caldo, nel Nord il maltempo però può ancora perdurare, quindi massima allerta per ragioni diverse, ma che sono due facce della stessa medaglia: il cambiamento del clima», ha aggiunto Musumeci.
La stessa presidente del Consiglio ha fatto dichiarazioni che sembrano riconoscere la realtà del cambiamento climatico, anche se piuttosto caute nei toni. Il 15 marzo scorso, durante un question time alla Camera, Meloni aveva detto che «gli italiani non hanno scelto un governo composto da pericolosi negazionisti climatici». Ha aggiunto che l’approccio del governo è «pragmatico e non ideologico». Con più decisione l’8 giugno scorso, ospite del Festival di Green&Blue a Milano, il ministro Musumeci aveva criticato chi «fa l’indiano» e non riconosce l’esistenza del cambiamento climatico, precisando di rivolgersi anche ai suoi compagni di partito e coalizione.
Le prese di posizione di Musumeci sul tema del cambiamento climatico, e in parte anche quelle di Meloni, contrastano con quanto dichiarato da diversi esponenti dei partiti di governo, in particolare di Fratelli d’Italia e Lega, che in varie occasioni hanno messo in dubbio, e in alcuni casi del tutto negato, l’esistenza del fenomeno.
Su questi eventi si è espressa, naturalmente, anche Giorgia Meloni. Il 25 luglio, ospite di Non Stop News su Rtl 102.5, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha parlato di una «situazione complessa» e di «una realtà climatica imprevedibile», con «fenomeni totalmente diversi tra loro», dichiarando che è necessaria «una messa in sicurezza del territorio». La presidente del Consiglio non ha comunque parlato in modo esplicito di problemi legati al cambiamento climatico.
Con più decisione, il ministro del suo governo Nello Musumeci (Fratelli d’Italia) sembra avere pochi dubbi sulla realtà e urgenza del problema del cambiamento climatico, come testimoniano diverse dichiarazioni di questi giorni. «Dobbiamo fare i conti con lo sconvolgimento del clima e quindi con una nuova condizione che ci imporrà un approccio culturale e pratico assai diverso», ha dichiarato in un’intervista a Sky TG24 il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, che ha detto di essere pronto a concedere lo stato di emergenza per la situazione meteorologica alle regioni che ne hanno fatto richiesta. «Dobbiamo stare in allerta, non siamo preoccupati, ma occupati, come sta avvenendo in questi giorni 24 ore su 24. Nel Sud ci si aspetta una diminuzione del caldo, nel Nord il maltempo però può ancora perdurare, quindi massima allerta per ragioni diverse, ma che sono due facce della stessa medaglia: il cambiamento del clima», ha aggiunto Musumeci.
La stessa presidente del Consiglio ha fatto dichiarazioni che sembrano riconoscere la realtà del cambiamento climatico, anche se piuttosto caute nei toni. Il 15 marzo scorso, durante un question time alla Camera, Meloni aveva detto che «gli italiani non hanno scelto un governo composto da pericolosi negazionisti climatici». Ha aggiunto che l’approccio del governo è «pragmatico e non ideologico». Con più decisione l’8 giugno scorso, ospite del Festival di Green&Blue a Milano, il ministro Musumeci aveva criticato chi «fa l’indiano» e non riconosce l’esistenza del cambiamento climatico, precisando di rivolgersi anche ai suoi compagni di partito e coalizione.
Le prese di posizione di Musumeci sul tema del cambiamento climatico, e in parte anche quelle di Meloni, contrastano con quanto dichiarato da diversi esponenti dei partiti di governo, in particolare di Fratelli d’Italia e Lega, che in varie occasioni hanno messo in dubbio, e in alcuni casi del tutto negato, l’esistenza del fenomeno.