Preordina Bugie al potere, il libro di Pagella Politica con il fact-checking del primo anno del governo Meloni. In tutte le librerie dal 27 ottobre.
Nel primo anno della diciannovesima legislatura, iniziata ufficialmente il 13 ottobre 2022, solo quattro parlamentari hanno cambiato il proprio gruppo di appartenenza alla Camera e al Senato. Per la precisione, un deputato e una deputata, e un senatore e una senatrice. In base alle verifiche di Pagella Politica, questo è il numero più basso registrato durante i primi 12 mesi delle ultime quattro legislature [1].
Il 9 gennaio 2023 il deputato Aboubakar Soumahoro ha lasciato il gruppo di Alleanza Verdi-Sinistra per passare al gruppo Misto. Alla fine di novembre 2022 Soumahoro si era autosospeso dal suo gruppo parlamentare in seguito alle indagini sulle presunte irregolarità all’interno delle cooperative sociali gestite dalla moglie e dalla suocera. A inizio marzo la deputata Michela Vittoria Brambilla, eletta in un collegio uninominale in Sicilia con il centrodestra, è entrata a far parte del gruppo Noi moderati, che sostiene il governo Meloni, dopo aver trascorso i primi mesi della legislatura nel gruppo Misto. Al Senato gli altri due “cambi di casacca” – così sono spesso chiamati in gergo politico e giornalistico i cambi di gruppo parlamentare – hanno riguardato il senatore Enrico Borghi e la senatrice Dafne Musolino. Entrambi sono passati a Italia Viva lasciando rispettivamente il Partito Democratico ad aprile e Sud chiama Nord lo scorso 5 ottobre.
A dir la verità anche il primo anno della precedente legislatura, iniziata il 23 marzo 2018, era stato caratterizzato da pochi cambi. In 12 mesi infatti, durante il primo governo Conte sostenuto da Lega e Movimento 5 Stelle, avevano cambiato schieramento in Parlamento tre deputati e due senatori. Quest’ultimi erano Saverio De Bonis e Gregorio De Falco, entrambi usciti dal Movimento 5 Stelle a inizio gennaio 2019. I numeri sono poi aumentati negli anni successivi: in tutta la diciottesima legislatura, infatti, i cambi di gruppo parlamentare sono stati più di 400, coinvolgendo oltre 300 politici. A giugno 2022 oltre 60 parlamentari guidati dall’allora ministro degli Esteri Luigi Di Maio uscirono dal Movimento 5 Stelle, causando la più grande scissione in Parlamento della storia repubblicana.
Il trasformismo parlamentare ha invece segnato parecchio il primo anno della diciassettesima legislatura, iniziata il 15 marzo 2013. In 12 mesi i cambi di gruppo parlamentare sono stati 57 alla Camera e 65 al Senato. Su questi numeri ha pesato soprattutto la nascita del Nuovo Centrodestra, guidato dall’allora ministro Angelino Alfano, fuoriuscito dal Popolo della Libertà a novembre 2013 per continuare a supportare il governo di Enrico Letta. Nel Nuovo Centrodestra entrò, tra gli altri, anche l’attuale ministra della Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità Eugenia Roccella. Al primo anniversario della sedicesima legislatura, celebrato il 29 aprile 2009, i cambi di casacca erano stati dieci: nove alla Camera e solo uno al Senato, dove a dicembre 2008 il senatore Riccardo Villari fu espulso dal Partito Democratico. In totale, al ritorno alle urne, la diciassettesima legislatura contava oltre 560 cambi di casacca, la sedicesima oltre 260.
Nel primo anno della diciannovesima legislatura, iniziata ufficialmente il 13 ottobre 2022, solo quattro parlamentari hanno cambiato il proprio gruppo di appartenenza alla Camera e al Senato. Per la precisione, un deputato e una deputata, e un senatore e una senatrice. In base alle verifiche di Pagella Politica, questo è il numero più basso registrato durante i primi 12 mesi delle ultime quattro legislature [1].
Il 9 gennaio 2023 il deputato Aboubakar Soumahoro ha lasciato il gruppo di Alleanza Verdi-Sinistra per passare al gruppo Misto. Alla fine di novembre 2022 Soumahoro si era autosospeso dal suo gruppo parlamentare in seguito alle indagini sulle presunte irregolarità all’interno delle cooperative sociali gestite dalla moglie e dalla suocera. A inizio marzo la deputata Michela Vittoria Brambilla, eletta in un collegio uninominale in Sicilia con il centrodestra, è entrata a far parte del gruppo Noi moderati, che sostiene il governo Meloni, dopo aver trascorso i primi mesi della legislatura nel gruppo Misto. Al Senato gli altri due “cambi di casacca” – così sono spesso chiamati in gergo politico e giornalistico i cambi di gruppo parlamentare – hanno riguardato il senatore Enrico Borghi e la senatrice Dafne Musolino. Entrambi sono passati a Italia Viva lasciando rispettivamente il Partito Democratico ad aprile e Sud chiama Nord lo scorso 5 ottobre.
A dir la verità anche il primo anno della precedente legislatura, iniziata il 23 marzo 2018, era stato caratterizzato da pochi cambi. In 12 mesi infatti, durante il primo governo Conte sostenuto da Lega e Movimento 5 Stelle, avevano cambiato schieramento in Parlamento tre deputati e due senatori. Quest’ultimi erano Saverio De Bonis e Gregorio De Falco, entrambi usciti dal Movimento 5 Stelle a inizio gennaio 2019. I numeri sono poi aumentati negli anni successivi: in tutta la diciottesima legislatura, infatti, i cambi di gruppo parlamentare sono stati più di 400, coinvolgendo oltre 300 politici. A giugno 2022 oltre 60 parlamentari guidati dall’allora ministro degli Esteri Luigi Di Maio uscirono dal Movimento 5 Stelle, causando la più grande scissione in Parlamento della storia repubblicana.
Il trasformismo parlamentare ha invece segnato parecchio il primo anno della diciassettesima legislatura, iniziata il 15 marzo 2013. In 12 mesi i cambi di gruppo parlamentare sono stati 57 alla Camera e 65 al Senato. Su questi numeri ha pesato soprattutto la nascita del Nuovo Centrodestra, guidato dall’allora ministro Angelino Alfano, fuoriuscito dal Popolo della Libertà a novembre 2013 per continuare a supportare il governo di Enrico Letta. Nel Nuovo Centrodestra entrò, tra gli altri, anche l’attuale ministra della Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità Eugenia Roccella. Al primo anniversario della sedicesima legislatura, celebrato il 29 aprile 2009, i cambi di casacca erano stati dieci: nove alla Camera e solo uno al Senato, dove a dicembre 2008 il senatore Riccardo Villari fu espulso dal Partito Democratico. In totale, al ritorno alle urne, la diciassettesima legislatura contava oltre 560 cambi di casacca, la sedicesima oltre 260.