Guida ai ballottaggi delle elezioni comunali

Domenica 28 e lunedì 29 maggio sette capoluoghi di provincia andranno al voto: facciamo il punto sui nomi dei candidati e sulle alleanze
Ansa
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Domenica 28 e lunedì 29 maggio sette capoluoghi di provincia andranno al ballottaggio per eleggere il nuovo sindaco e il nuovo consiglio comunale: Ancona (che è anche capoluogo delle Marche), Brindisi, Massa, Pisa, Siena, Terni e Vicenza. Al primo turno delle elezioni comunali, tenutosi il 14 e 15 maggio, in queste città nessuno dei candidati ha ottenuto il 50 per cento più uno dei voti e per questo è necessario un secondo turno tra i due candidati più votati. Oltre ai sette capoluoghi di provincia, domenica e lunedì andranno al ballottaggio altri 34 comuni con più di 15 mila abitanti in tutta Italia. E negli stessi giorni si svolgerà il primo turno delle elezioni comunali in 39 comuni della Sardegna e 128 della Sicilia, tra cui quattro capoluoghi di provincia: Catania, Ragusa, Siracusa e Trapani. 

Al primo turno la coalizione di centrodestra formata da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia ha preso più voti in cinque capoluoghi di provincia che ora vanno al ballottaggio, il Partito democratico, Azione, Italia viva e Alleanza Verdi-Sinistra in uno, mentre in un altro sono in vantaggio Lega e Forza Italia, ma senza Fratelli d’Italia. 

In sei capoluoghi il nuovo sindaco è stato eletto già al primo turno: in quattro capoluoghi ha prevalso il centrodestra.

Il ballottaggio ad Ancona

La sfida più significativa è quella di Ancona, dove il ballottaggio sarà tra il candidato del centrodestra Daniele Silvetti e Ida Simonella, sostenuta da Partito democratico, Azione e Italia viva. Al primo turno Silvetti ha preso il 45,2 per cento dei voti mentre Simonella il 41,3 per cento. Il candidato del Movimento 5 stelle Enrico Sparapani, che è stato escluso dal ballottaggio, ha annunciato che non sosterrà nessuno dei due candidati al secondo turno. Europa verde, che due settimane fa ha sostenuto un proprio candidato autonomo, appoggerà invece Simonella. Il candidato civico Marco Battino sosterrà Silvetti, nonostante alcuni esponenti della sua lista non abbiano apprezzato la scelta.

L’incertezza a Pisa

A Pisa il sindaco uscente e candidato del centrodestra Michele Conti ha sfiorato la vittoria al primo turno con il 49,9 per cento dei voti. Al ballottaggio sfiderà Paolo Martinelli, appoggiato dal Partito democratico e dal Movimento 5 stelle, che ha ottenuto il 41,2 per cento. Francesco Auletta, candidato di Unione popolare, la lista di sinistra radicale dell’ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris, non sosterrà nessuno dei candidati. Discorso diverso vale per Azione e Italia viva: la loro candidata sindaca Rita Mariotti appoggerà quella del Pd e del Movimento 5 stelle, ma non sono mancate le divisioni interne. Gli esponenti locali dei due partiti, infatti, hanno annunciato che non appoggeranno nessuno dei candidati al ballottaggio, dando libertà di voto ai propri iscritti. Al momento gli altri due candidati civici Alexandre Dei ed Edoardo Polacco non hanno preso una posizione.

Una partita tra donne

A Siena il ballottaggio sarà tra due donne: la candidata del centrodestra Nicoletta Fabio e quella del Partito democratico Anna Ferretti. Al momento è in vantaggio Fabio, che due settimane fa ha preso il 30,5 per cento dei voti, mentre quella del Partito democratico si è fermata al 28,8 per cento. Per quanto riguarda le alleanze, non è chiaro chi sosterranno i candidati esclusi dal ballottaggio. Maurizio Castagnini, che al primo turno è stato appoggiato da Italia viva e ha ottenuto il 7,1 per cento, ha detto che andrà a votare al ballottaggio senza però precisare per chi. Allo stesso modo la situazione è incerta per il candidato civico Fabio Pacciani, che al primo turno ha ottenuto il 22,7 per cento dei voti. Pacciani ha inviato un documento con nove proposte alle candidate sindache, con cui ha svolto alcuni incontri, ma al momento non ha preso una posizione.

Le sfide a Brindisi e Terni

A Brindisi il ballottaggio è tra il candidato del centrodestra Giuseppe Marchionna e quello del Partito democratico e del Movimento 5 stelle Roberto Fusco. Il divario tra i due candidati sembra essere piuttosto ampio: al primo turno Marchionna ha ottenuto il 44 per cento mentre Fusco il 33,3 per cento, quasi undici punti percentuali di distacco. Per questo potrebbero essere decisivi i voti dei due candidati sindaco esclusi dal ballottaggio: il civico Pasquale Luperti (12,5 per cento al primo turno) e il sindaco uscente e candidato di Alleanza Verdi-Sinistra Riccardo Rossi (10,1 per cento), che al momento non sostengono però nessuno tra Marchionna e Fusco. 

A Terni la sfida sarà tra Orlando Masselli del centrodestra e il presidente della Ternana calcio Stefano Bandecchi, candidato di Alternativa popolare e Italexit di Gianluigi Paragone. Al primo turno Masselli ha preso il 35,8 per cento mentre Bandecchi ha superato di poco il 28 per cento. Il Partito democratico, che sosteneva la candidatura di Jose Maria Kenny ed è stato escluso dal ballottaggio, non appoggerà né Masselli né Bandecchi, così come il Movimento 5 stelle.

I casi di Vicenza e Massa

L’unico capoluogo di provincia in cui il Partito democratico, Azione, Italia viva e Alleanza Verdi-Sinistra sono in vantaggio sul centrodestra è Vicenza. Qui Giacomo Possamai sfiderà al ballottaggio il candidato del centrodestra e sindaco uscente Francesco Rucco. Due settimane fa Possamai ha preso il 46,2 per cento mentre Rucco si è fermato al 44,1 per cento. Al ballottaggio il Movimento 5 stelle, che al primo turno ha sostenuto Edoardo Bortolotto, appoggerà Possamai e lo stesso farà il civico Lucio Zoppello. L’altro candidato civico Claudio Cicero si è schierato invece per il sindaco uscente Rucco, mentre secondo fonti stampa il civico Stefano Crescioli e Annarita Simone di Unione popolare non sosterranno nessuno. 

A Massa si è venuta a creare una situazione piuttosto insolita, essendo stato l’unico capoluogo di provincia dove la coalizione di centrodestra si è presentata divisa. Al ballottaggio parteciperanno il sindaco uscente e candidato di Lega e Forza Italia (ma non di Fratelli d’Italia) Francesco Persiani, che al primo turno ha ottenuto il 35,5 per cento, ed Enzo Romolo Ricci, candidato del Partito democratico e di Alleanza Verdi-Sinistra (30 per cento). Il candidato di Fratelli d’Italia Marco Guidi, arrivato terzo con circa il 20 per cento, sosterrà al ballottaggio il candidato di Lega e Forza Italia mentre Daniela Bennati, candidata del Movimento 5 stelle e di Unione popolare, appoggerà il candidato del Partito democratico e di Alleanza Verdi-Sinistra.

Le comunali in Sicilia

Domenica e lunedì andranno al voto per il primo turno delle elezioni comunali Catania, Ragusa, Siracusa e Trapani. L’eventuale ballottaggio è previsto per domenica 11 e lunedì 12 giugno 2023.

La coalizione di centrodestra si presenta unita a Catania, Ragusa e Siracusa, ma non a Trapani. Qui Fratelli d’Italia e Forza Italia sostengono la candidatura a sindaco di Maurizio Miceli, mentre la Lega no. Il partito guidato dal vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini non ha presentato una lista con il proprio simbolo e alcuni suoi esponenti locali hanno creato la lista civica “Trapani tua”, a sostegno del candidato del centrosinistra Giacomo Tranchida. 

Sul fronte opposto il Partito democratico e il Movimento 5 stelle sostengono lo stesso candidato sindaco a Catania e a Siracusa. A Ragusa i due partiti sostengono due candidati sindaci diversi, e lo stesso succede a Trapani. Qui il Movimento 5 stelle si è alleato con Sud chiama Nord, il partito dell’ex sindaco di Messina Cateno De Luca. Il Partito democratico sostiene invece il candidato sindaco Giacomo Tranchida, ma non ha presentato il suo simbolo.

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