Il 13 marzo il Consiglio dei ministri ha approvato un provvedimento con l’obiettivo di aumentare il valore dell’accisa sul diesel (o gasolio) e contemporaneamente abbassare il valore dell’accisa sulla benzina. L’accisa è un’imposta che ha un valore fisso e incide sul prezzo finale di diesel e benzina al distributore: attualmente su un litro di benzina si pagano 73 centesimi di euro di accisa, mentre su un litro di diesel 62 centesimi. Nello specifico, il governo ha dato il via libera a un decreto legislativo per rispettare i princìpi stabiliti dalla riforma del fisco, approvata nel 2023, e gli impegni presi con l’Unione europea con il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Il testo ufficiale del decreto legislativo non è ancora pubblicamente disponibile, ma Pagella Politica ha potuto leggere quello approvato dal Consiglio dei ministri. Il provvedimento stabilisce che nei prossimi cinque anni l’accisa sulla benzina e quella sul diesel dovranno allinearsi. Ogni anno il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica dovrà aumentare l’accisa sul diesel «in un intervallo compreso tra 1 e 1,5 centesimi di euro al litro», e ridurre dello stesso valore l’accisa sulla benzina.
Oggi la differenza tra le due accise è di 11 centesimi: nell’arco di cinque anni, il valore delle due accise dovrebbe allinearsi intorno ai 67 centesimi di euro. L’accisa sul diesel, quindi, aumenterà di 5,5 centesimi, mentre quella sulla benzina calerà dello stesso valore. Questa variazione ancora non è ufficiale: come detto, dovrà essere pubblicato il decreto legislativo e poi serviranno i provvedimenti annuali del ministero, presi insieme al Ministero dell’Economia e delle Finanze, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Ministero dell’Agricoltura.
Il testo ufficiale del decreto legislativo non è ancora pubblicamente disponibile, ma Pagella Politica ha potuto leggere quello approvato dal Consiglio dei ministri. Il provvedimento stabilisce che nei prossimi cinque anni l’accisa sulla benzina e quella sul diesel dovranno allinearsi. Ogni anno il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica dovrà aumentare l’accisa sul diesel «in un intervallo compreso tra 1 e 1,5 centesimi di euro al litro», e ridurre dello stesso valore l’accisa sulla benzina.
Oggi la differenza tra le due accise è di 11 centesimi: nell’arco di cinque anni, il valore delle due accise dovrebbe allinearsi intorno ai 67 centesimi di euro. L’accisa sul diesel, quindi, aumenterà di 5,5 centesimi, mentre quella sulla benzina calerà dello stesso valore. Questa variazione ancora non è ufficiale: come detto, dovrà essere pubblicato il decreto legislativo e poi serviranno i provvedimenti annuali del ministero, presi insieme al Ministero dell’Economia e delle Finanze, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Ministero dell’Agricoltura.