Biella, famosa per il suo settore tessile, ha subìto un aumento significativo del tasso di disoccupazione? Poiché la ripartizione più dettagliata dei dati sulla disoccupazione rilasciata dall’Istat è a livello provinciale, partiamo dal presupposto che Bersani si riferisca alla Provincia di Biella piuttosto che alla città e andiamo a verificare.
Tuttavia, ci scontriamo con un problema, visto che i dati I.stat a livello provinciale* si fermano al 2004 e in quegli anni la disoccupazione di Biella non è mai stata del 3% (mentre è corretto dire che “adesso si trova all’otto” visto che ha raggiunto l’8,3% nel 2011, l’ultimo dato disponibile). Sul sito della Regione Piemonte si legge che dal 2004 l’Istat avrebbe iniziato una serie statistica nuova, con dati non più confrontabili con quelli precedenti.
Fortunatamente, ci vengono in soccorso i dati Eurostat che forniscono un quadro relativamente al decennio 1999-2009. Siccome negli anni concomitanti tra la serie dell’Istat e quella dell’Eurostat (2004-2009) i dati coincidono, ci sentiamo di poter usarli per verificare il confronto citato da Bersani. Effettivamente, come si può vedere nel grafico sotto, la disoccupazione era intorno al 3% all’inizio del decennio scorso (2,7% nel 2001) ed è arrivata al 8,3% nel 2011, essenzialmente chiudendo la forbice con la media italiana in 10 anni. Bersani viene da Biella e incassa un “Vero”.
*Purtroppo il database I.stat non concede di creare un collegamento diretto con la tabella. Per visionare i dati, seguite la seguente procedura:
1) Scorrere lungo la colonna a sinistra della tabella fino a “Lavoro”,
2) “Disoccupazione”,
3) “Tasso di disoccupazione”,
4) “Tasso di disoccupazione – Livello provinciale”